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"Prendiamo atto con preoccupazione della nomina di capi di gabinetto degli assessori in quota lega, tutti provenienti dalla Lombardia".
Il capogruppo del Pd nel Consiglio regionale della Sardegna Gianfranco Ganauinterviene nella polemica accesa dall'indicazione di leghisti non sardi negli staff dei tre assessori in quota Lega.
"E' la prima volta che accade nella storia autonomistica della nostra regione, configurando di fatto una forma di inaccettabile controllo centrale degli atti ed azioni degli assessori regionali". "Se questa è l'idea di autonomia della Lega e del centro destra regionale c'e' proprio di che preoccuparsi", osserva Ganau, presidente del Consiglio regionale nella passata legislatura.
"Forse ora gli assessori, mettendo fine all'immobilismo legislativo, che li ha caratterizzati sino ad ora, inizieranno a proporre leggi direttamente prodotte in Lombardia", ironizza il capogruppo Pd, "con buona pace dei Sardi e della loro autonomia".
"La Sardegna non può essere ridotta a un ufficio di collocamento padano". La capogruppo M5s in Consiglio regionale, Desirè Manca, attacca sulla girandola di nomine degli staff della Giunta di centrodestra guidata da Christian Solinas, in particolare sulle squadre dei tre assessori della Lega dove i ruoli di capi di Gabinetto vengono ricoperti da tre lombardi. Si tratta di Luca Erba, comasco residente a Oristano, per i Trasporti, del commissario del Carroccio a Corbetta Alessio Zanzottera, per gli Affari generali, mentre ancora non è trapelato il nome - comunque di origini lombarde - del capo di Gabinetto dell'assessorato alla Sanità. Tutto questo, commenta Manca, avviene "dopo una campagna elettorale spesa a tranquillizzare gli elettori sardi sul fatto che la Lega non aveva intenzione di colonizzare le cariche più importanti. Evidentemente per il presidente Solinas e il coordinatore Zoffili non ci sono sardi all'altezza del ruolo".
La capogruppo pentastellata si chiede "se finirà qui: domanda più che lecita date le sorprese riservateci dal presidente e dalla sua Giunta fino a oggi. In questo momento di profondo disagio la nostra preoccupazione non può che crescere esponenzialmente - avverte Manca - speriamo quantomeno in un sussulto di dignità dei colleghi consiglieri eletti in maggioranza e dei loro elettori".