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I gruppi di opposizione non parteciperanno all'incontro con il ministro degli Affari regionali e delle autonomie Roberto Calderoli in programma questo venerdì, 19 maggio, nel transatlantico del Consiglio regionale.
Incontro inutile e sbagliato nel metodo, queste le motivazioni principali dei gruppi di Pd, M5s, Progressisti e Alleanza rosso-verde. In particolare le critiche riguardano la mancata convocazione di una seduta dell'Assemblea per ascoltare il ministro, che invece parteciperà a un incontro informale. "Un incontro utile forse a convincere qualche parte di maggioranza ancora dubbiosa sulla riforma - chiarisce Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti -. Il fatto poi che nel dibattito sull'autonomia la maggioranza di governo ci abbia infilato anche il tema del presidenzialismo, fa capire quanto ormai i giochi siano fatti e non ci sia per le regioni alcuna possibilità di modifica".
"Abbiamo convenuto che Calderoli non potrà in alcun modo convincerci o rassicurarci nel merito di un provvedimento nei confronti del quale la nostra posizione è chiara e netta - insiste Desirè Manca, M5s -. Nulla di ciò che potrà dire avrebbe la capacità di cambiare la nostra visione rispetto all'autonomia differenziata".
"Questa modalità è offensiva nei confronti del ruolo dei consiglieri ma anche nei confronti dei cittadini della Sardegna", aggiunge Maria Laura Orrù (Avs). Contro l'autonomia differenziata anche il comitato regionale 'No all'autonomia differenziata'. Composto da costituzionalisti, esperti ed esponenti della società civile, il comitato ha annunciato un sit-in sotto il palazzo di via Roma nel giorno della visita di Calderoli. "L'incontro programmato così evita il contraddittorio pubblico nella massima assise democratica della Sardegna, è una provocazione", anticipano i promotori.