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Paola Piras si trova nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Lanusei dopo la delicata operazione chirurgica alla quale è stata sottoposta. Un intervento, come si legge su La Nuova Sardegna, durato sei ore effettuato dall’equipe del dottor Gusai per ricucire le innumerevoli ferite inferte sul corpo: alla trachea, ai reni, al torace, alle gambe e alle braccia. La situazione è stabile, ma resta critica.
Tutta la Sardegna resta con il fiato sospeso e prega per Paola, 50 anni, accoltellata dall’ex compagno che aveva denunciato per maltrattamenti. Proprio quell’uomo che aveva accolto nella sua vita e nella sua casa e forse anche perdonato. “Perdona non perché loro meritino il perdona, ma perché tu meriti la pace”, aveva scritto su Fb il giorno prima della tragedia.
Paola è la mamma di tre figli. Il più grande ha 23anni e studia a Milano, il secondogenito era Mirko, il 20enne che ha cercato di difenderla dalla furia cieca del suo assassino, e il terzo ha solamente 12 anni.
L’omicidio e il tentato omicidio è avvenuto all’alba di ieri, martedì 12 maggio. Nonostante il divieto di avvicinamento, il 29enne pakistano si è introdotto nella casa di Tortolì della ex compagna, accoltellandola e poi uccidendo il figlio di lei, Mirko Farci, 19enne, che si era gettato sulla mamma per difenderla.
Masih Shahid dopo aver inferto le coltellate si è dato alla fuga, ma è stato individuato vicino all’aeroporto e catturato poche ore dopo. Aveva i pantaloni di jeans sporchi di sangue quando è uscito dalla caserma dei carabinieri di Tortolì per essere trasferito nella sede della compagnia di Lanusei.