Anche per il 2018, l’Amministrazione comunale di Thiesi guidata dal Sindaco Gianfranco Soletta ha deciso di dedicare un evento in ricordo del 6 ottobre 1800, meglio noto come "sa die de s'atacu", giorno in cui, le truppe reggie inviate dal governatore del capo di sopra sedarono con la forza e nel sangue i fermenti antifeudali dei tiesini, lasciando sul campo morte e distruzione. 

Venerdì 5 ottobre alle 18.30, nella sala dedciata al grande artista Aligi Sassu, sarà presentato il libro "Carlo  Felice e i tiranni Sabaudi " di Francesco Casula. Durante la serata l’autore, attraversp un dialogo diretto con il professor Salvatore Ferrandu e il professor Vittorio Puggioni, ripercorrerà le tappe principali della storia del periodo Sabaudo in Sardegna, soffermandosi  anche con aneddoti  e curiosità sull'analisi dei profili dei sovrani che in quel periodo si sono succeduti. 

La serata sarà animata dai canti a tema del coro di Thiesi, composto da Tonino Demartis,  Antonio Zara, Gerardo Virgili e Andrea Scorcu. 

«L’ Amministrazione comunale di Thiesi, in occasione della giornata in ricordo de “S’annu de s’atacu”, mi ha invitato a presentare il mio libro Carlo Felice e i tiranni sabaudi – ha dichiarato Casula-. Andrò con piacere e interesse perché Thiesi ha un ruolo centrale e da protagonista nelle lotte antifeudali che si combatteranno in Sardegna, alla fine del Settecento».

«Crediamo sia doveroso continuare ad organizzare eventi volti a far conoscere quei momenti particolari della nostra storia – ha rimarcato l’Assessore alla Cultura Salvatore Tanca-. L'invito a partecipare non può che essere rivolto in modo particolare ai giovani».

Per il primo cittadino Soletta «Thiesi è stato uno dei feudi protagonisti della rivolta antifeudale, della ribellione del popolo, perciò ha la sua importanza nella storia della nostra regione. Se rileggiamo i memoriali del 1800 troviamo tra quelli scritti da Giovanni Maria Angioy dei tratti che riportano contenuti attualissimi: “Se la Sardegna in uno stato di languore, senza governo, senza industria, dopo diversi secoli di disastri, possiede così grandi risorse, bisogna concludere che ben amministrata sarebbe uno degli stati più ricchi d'Europa”. Parole di oltre due secoli fa che devono portare a riflettere tutti noi. A me piacerebbe che questa giornata di riflessione porti soprattutto i giovani ad attualizzare quel momento storico alla realtà di oggi».