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"Fratello mio, è passato troppo tempo ed io ho perso una persona speciale ma eri, e rimarrai per sempre nel mio cuore, io non dimentico mai né te, né il tuo splendido sorriso".
Parole che commuovono, tra rabbia e amarezza: Stefano Paolucci (nella foto, in alto a sinistra), sul suo profilo Facebook, ricorda suo fratellino, Lorenzo, morto 25 anni fa. Al centro del terribile episodio c’è il mostro di Foligno, Luigi Chiatti, attualmente in Sardegna all’interno di una residenza protetta a Capoterra, proprio quando nel settembre 2015 aveva lasciato il carcere per essere ospitato in una struttura con particolari misure di sicurezza, nella quale deve rimanere almeno tre anni, come stabilito dai giudici.
I FATTI. Lorenzo Paolucci fu pugnalato al collo a soli 13 anni, più precisamente 25 anni fa, il 7 agosto del 1993, nell’abitazione di Chiatti, che era riuscito ad attirarlo in una trappola. Poche ore dopo l'allora 25enne è stato arrestato per l'omicidio, confessando anche quello di Simone Allegretti, di 4 anni, ammazzato il 6 ottobre del 1992.
Tra pochi mesi Chiatti potrebbe essere un ‘uomo libero’, i giudici potrebbero sentenziare la sua scarcerazione da quelle 4 mura n terra sarda, dove è bene ricordare, i cittadini di Capoterra sollevarono infuocate polemiche sul fatto che quella ‘persona che rappresentava il male’ doveva scontare gli ultimi 3 anni alla Rems (comunità protetta).