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Una presentazione semplice, emozionante: quella del libro del maestro di launeddas Luigi Lai, nell’Aula Magna del Conservatorio Statale di Musica di Cagliari, è stata un successo meritato.
IL LIBRO. Si intitola “Luigi Lai Maestro di Launeddas”. Si tratta di un’opera letteraria autobiografica. L’iniziativa è stata promossa in collaborazione con lo scrittore Gabriele Congiu della GC e Beranu Edizioni. Hanno collaborato all’evento, il Conservatorio statale di musica di Cagliari diretto dal maestro Giorgio Sanna, istituzione in cui il maestro Lai, classe 1932, attualmente insegna le Launeddas.
Quando Lai era un bambino, nella vicina Villaputzu vivevano ancora i grandi suonatori di launeddas. Ed è proprio a Villaputzu che Luigi Lai divenne allievo di uno di questi musicisti: Antonio Lara, prendendo lezioni anche dal maestro Efisio Melis.
Lai ha dunque nelle mani una preziosissima eredità perché oggi più di ieri, il mestiere di suonatore di launeddas ha perso importanza, causa il passare del tempo e l’affermarsi della tecnologia.
Ecco perché, durante la presentazione del libro verranno eseguiti davanti al pubblico alcuni brani tradizionali della Sardegna con il magico suono delle launeddas. Il tempo scorre e inevitabilmente si snoda attraverso gli eventi che la vita ci presenta, senza fermarsi, ma osservando e scrutando ogni particolare. Luigi Lai in quest’opera ha voluto fermare il tempo, raccontando il suo vissuto, descrivendo le sue emozioni, i luoghi d’infanzia, gli aneddoti, percorrendo quasi un secolo con al suo fianco le immancabili Launeddas.
Tutto inizia a San Vito, il paesino che lo vide nascere, per arrivare alla Svizzera, rientrare dopo 15 anni e far rinascere le Launeddas, divulgandole in tutto il mondo, grazie anche a importanti collaborazioni con musicisti di alto livello nazionale e internazionale, e non solo.
Una vita fra tradizioni e modernità per Luigi Lai e le sue Launeddas.
Nel libro sono presenti i seguenti capitoli:
01 L’infanzia e il paese
02 Estasiato da una melodia
03 Le prime Launeddas
04 Il Suono e la Ruota
05 Le avventure musicali da solista: Armungia e Tertenia
06 Lo studio con i Maestri Antonio Lara ed Efisio Melis
07 La musica non l’unico amore
08 La scoperta della fisarmonica
09 L’esperienza in Svizzera e il ritorno di fiamma
10 Il trio Lai e il disco con Angelo Branduardi
11 La rinascita delle Launeddas
12 I sogni non finiscono
13 Concerti e collaborazioni
14 Riconoscimenti
15 Cosa dicono di lui
16 Ricordi fotografici
Attraverso i codici QRCODE contenuti nel libro sarà possibile sentire attraverso lo smartphone alcune suonate alle launeddas, la prefazione letta da Gabriele Congiu e alcuni aneddoti di Luigi Lai raccontati con la sua voce
01 Dedica di Luigi Lai
02 Prefazione di Gabriele Congiu
03 Inferru
04 La prima melodia sentita con le Launeddas
05 L’incontro con Cacciafogu
06 Il suono e la ruota
07 Esperienza a Tertenia
08 Stili musicali dei maestri Lara e Melis
09 Legenda sulle Launeddas
UN MAESTRI DI VITA E DI MUSICA. Dal sito dell’artista, ecco la sua vita fatta di passioni, traguardi culturali e non solo. Sono nato a San Vito il 25 luglio 1932. La prima volta che sentii la musica delle launeddas avevo 8 anni. Chiesi cosa fosse quel suono meraviglioso a me sconosciuto: fu amore a prima vista. Sono passati tanti anni da quel momento ed oggi eccomi qui ad onorare quello strumento e quella musica a cui ho dedicato la mia esistenza.
Nato il 25 luglio1932 aSan Vito, nel Sàrrabus (Sardegna sud-orientale), zona ritenuta da molti la patria naturale delle launeddas, lo strumento più caratteristico della musica popolare sarda ed uno dei più antichi strumenti polifonici del bacino del Mediterraneo.
Egli ha intrapreso lo studio di questo strumento fin dall'età di 7 anni, dimostrando un grande talento artistico, ed acquisendo la tecnica esecutiva sotto la guida dei grandi maestri di launeddas, ora scomparsi, Efisio Melis e Antonio Lara, entrambi originari di Villaputzu. Alle launeddas ha sempre dedicato una I cura costante attraverso un profondo impegno quotidiano, che non ha mai interrotto nemmeno quando ha dovuto trasferirsi per diversi anni in Svizzera, dove peraltro ha avuto l'opportunità di maturare la propria cultura musicale frequentando l'Accademia Musicale di Zurigo, studiando anche altri strumenti come le tastiere ed il sassofono. Con grande passione e costante impegno ha acquisito quella sicura tecnica di esecuzione che unitamente alla sua personale sensibilità artistica fanno oggi di lui il più famoso ed apprezzato musicista delle launeddas.
A lui va risconosciuto il merito di aver elevato a massima espressione artistica la musica popolare sarda, e di aver contribuito a farla apprezzare non solo in tutta la Sardegna ma praticamente in tutto il mondo. Infatti ha partecipato a numerosissime manifestazioni musicali internazionali in Europa, in America, in Medio Oriente, fino al Giappone, riscuotendo ovunque grandi successi e positivi apprezzamenti dal pubblico e dalla critica musicale specializzata, ed ottenendo numerosi riconoscimenti ufficiali. Egli ha spesso collaborato con numerosi interpreti della musica popolare sarda, come ad esempio la scomparsa Maria Carta, i Tenores "Remunnu e Locu" di Bitti o i Tenores di Neoneli; inoltre ha ricorrentemente proposto interessanti confronti tra la musica delle launeddas e diverse espressioni musicali, dalla musica leggera al jazz, collaborando con artisti di fama nazionale ed internazionale (come ad esempio Angelo Branduardi, Paolo Fresu, Enrico Rava, Tullio DePiscopo, Enzo Avitabile, e tanti altri). Di recente ha anche esplorato le sonorità create con l'elaborazione elettronica della musica delle launeddas, ed è arrivato a proporre un ruolo fondamentale delle launeddas nella musica da camera in chiave contemporanea, o anche riscoprendo brani di estrazione classica adattabili alle launeddas.
Nel corso della sua lunga attività, ha prodotto diverse incisioni discografiche, sia in collaborazione con altri artisti, che come solista, fra cui di notevole qualità artistica si ricordano "Is Launeddas" (Vol. 1° e Vol. 2°) del 1985, "Canne in Armonia" del 1997 e "S'arreppiccu" del 2003. Da sempre ha dedicato il suo impegno a trasmettere l'arte delle launeddas a tantissimi appassionati, per lo più giovanissimi, attraverso la ricorrente realizzazione di varie Scuole di Launeddas in diverse parti dell'Isola, offrendo l'opportunità a tantissimi allievi di apprendere almeno le tecniche esecutive basilari, e seguendo poi direttamente la preparazione di alcuni allievi dotati di particolare talento. In questo spirito di diffusione dell'arte musicale delle launeddas, egli ha recentemente pubblicato il manuale "Metodo per le launeddas" in due lingue (italiano e inglese), opera didattica unica nel suo genere, che si propone l'obiettivo di raggiungere ovunque i tantissimi interessati all'apprendimento delle fondamentali tecniche di questo