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E' stato arrestato questa mattina presto a Lula il presunto killer che il 4 giugno scorso avrebbe tentato di uccidere l'ex vice-sindaco del paese Giovanni Cabua.
Raimondo Melone, 45 anni, è stato fermato dalla compagnia dei carabinieri di Bitti coadiuvata dal reparto Squadriglie di Nuoro, dalle unità cinofile e dallo squadrone dei Cacciatori di Sardegna di Abbasanta.
Nel corso dell'imponente operazione portata avanti stamattina dagli uomini dell'Arma, inoltre, sono state perquisite 15 abitazioni e denunciati Francesco Melone, 83enne padre di Raimondo, per detenzione abusiva di munizioni, e Pietro Raimondo Marras, 28 anni, per detenzione abusiva di kalashnikov modificato.
Cabua, 69enne, stava lavorando nella sua campagna ai piedi del Montalbo quando venne raggiunto da alcuni colpi di fucile. Ferito, riuscì ad allertare il figlio e i carabinieri.
L'uomo era stato amministratore locali negli anni '90, quando fu vice del sindaco Mariangela Marras in un periodo difficile per il centro barbaricino che venne scosso da una serie di attentati e atti intimidatori nei confronti delle istituzioni e, tra gli altri, dello stesso Cabua. Ma le indagini dei carabinieri sull'agguato si rivolsero già da subito all'ambiente agropastorale ritenendo che all'origine dei dissidi ci fossero alcuni terreni contesi.
"Le indagini sul tentato omicidio di Cabua" ha spiegato in conferenza stampa il capitano della Compagnia di Bitti, Fabio Siddi "si erano concentrate da subito su Melone per degli attriti riguardanti un terreno di Cabua dato in affitto a Melone diversi anni prima. Da quel terreno Melone era stato sfrattato quattro anni fa dai proprietari, per la successiva costruzione di un maneggio della famiglia Cabua, da qui gli attriti".
Nel 2011, proprio nel terreno dei Cabua adibito a maneggio, erano stati uccisi quattro cavalli.