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"Lula e il territorio incontrano ET". E' il titolo della giornata di confronto e approfondimento organizzata dal Comune di Lula per parlare della possibile installazione nel territorio dell'Einstein Telescope.
L'appuntamento, trasmesso in diretta streaming su Sardegna Live, è per venerdì 21 giugno alle ore 9:30 presso la palestra comunale.
"Sarà un’occasione di dibattito e confronto, dove si incontreranno scienza, politica, tecnici e territorio per iniziare a creare le basi operative affinché Einstein Telescope nasca a Lula, nel cuore della Sardegna", spiega il sindaco del paese Mario Calia.
In occasione del convegno interverranno il primo cittadino di Lula, Marco Pallavicini (vicepresidente INFN Nazionale), Nando Minnella (direttore generale INFN), Marica Branchesi (GSSI, Gran Sasso Science Institute), Carlo Giunchi (INGV sezione Pisa), Filippo Zerbi (direttore scientifico INAF), la presidente della Regione sarda Alessandra Todde. A coordinare i lavori il giornalista Nicola Corda (Rai TGR Sardegna).
"Non si parlerà solo di scienza - spiega il sindaco Mario Calia - si parlerà anche di aspetti tecnici in relazione al territorio in un confronto con la politica perché se vogliamo vincere questa partita è necessario che la politica crei le condizioni perché i progetti che stiamo portando avanti si possano realizzare. Governo e Regione devono metterci nelle condizioni di operare nell'immediato".
"Da soli siamo fuori gara - puntualizza Calia -, se invece si mette in campo un'azione orchestrata tutti insieme possiamo vincere la partita. Lula e il territorio hanno bisogno di capire e approfondire la questione per poter operare al meglio. Siamo pronti a lavorare per giungere alla meta e portare a casa questo importante risultato".
EINSTEIN TELESCOPE. La miniera di Sos Enattos, a Lula, nel 1996 è stata l’ultimo bacino metallifero del Nuorese a chiudere l’attività. Oggi fa parte del parco Geominerario della Sardegna, patrocinato dall’Unesco. Di recente Sos Enattos è salita agli onori di cronaca per la sua candidatura a sede dell’Einstein Telescope, progetto che prevede la costruzione di un gigantesco interferometro sotterraneo triangolare per la ricerca delle onde gravitazionali.
Una questione oggetto di discussione politica e di grande interesse generale, viste anche le candidature di Germania, Belgio e Olanda per ospitare il medesimo impianto. L’area intorno alla miniera è stata individuata come sito ideale per ospitare l’osservatorio, grazie al basso rumore sismico, alla scarsa antropizzazione e alle sue caratteristiche geologiche. Sos Enattos è già oggi un luogo di scienza: dal 2019 ospita, infatti, il laboratorio SAR-GRAV con l’esperimento Archimedes. Finanziato dalla Regione Sardegna, il laboratorio è nato nell’ambito di un accordo di programma tra la Regione Sardegna e l’Università di Sassari, l’INFN, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’Università di Cagliari e l’IGEA spa, la società che gestisce la miniera.