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La rete non è riuscita a contenere il fiume in piena di messaggi che hanno sottolineato il dolore che ha seminato con la sua morte Alessandro Onano, il giovane di Belvì amato da tutti e diventato il simbolo di una battaglia contro una dura malattia che alla fine ha avuto il sopravvento sul coraggio e la speranza.
Alessandro amava i cavalli e sono tante le fotografie che lo ritraggono in sella, durante le processioni, o nelle passeggiate libere trasportate con fierezza.
Lo ricordano gli amici, i suoi compaesani, i compagni che con lui condividevano la passione per la caccia grossa e tanta gente che in queste ore si è stretta intorno alla comunità di Belvì e ai suoi affetti più cari.
Il suo paese, nel cuore dell’omonima Barbagia, oggi raccoglie le preghiere del suo ultimo viaggio.
Pochi mesi fa in tanti si erano mobilitati con appelli e iniziative a sostegno della sua situazione: “Alessandro è un nostro carissimo amico. Ha una grave forma di leucemia e urgente bisogno di un trapianto di midollo osseo o cellule staminali”.
Il 30 gennaio scorso, Alessandro Onano aveva condiviso un articolo di Sardegna Live nel suo Profilo Facebook riguardante il piccolo Giovanni Andrea Chessa, di soli 6 anni, che da quando ne aveva tre si sottopone a cicli costanti di chemioterapia e che ora si trova nelle condizioni di dover assolutamente trovare un donatore compatibile per poter confidare in un trapianto che gli apra le porte della guarigione.
Con quel gesto consapevole e generoso aveva commosso tutti, offrendo il suo contributo a chi, come lui, stava vivendo un momento difficile da attraversare.