Una folla commossa e silenziosa ha saluta per l'ultima volta Alberto Melone in occasione dei funerali celebrati ieri, 11 aprile, nella chiesa di Santa Maria, ad Alghero.

Il giovane è stato ucciso venerdì scorso, 5 aprile, all'interno dell'appartamento di Lukas Saba, 18 anni, suo amico e reo-confesso del delitto. in quello che lo stesso indagato ha definito uno "stupido gioco".

Le esequie sono state presiedute dal vescovo della diocesi di Alghero-Bosa, Mauro Maria Morfino, che nell'omelia ha rivolto parole molto forti ai giovani della città: "La bellezza della vita di un giovane, i genitori sanno quanto è bella la vita che sta fiorendo. E a voi giovani dico: i desideri sconfinati di verità, di libertà, di vita, di amore che portate dentro non buttateli via. Non permettete a nessuno che vi strappi l'unicità della vita".

"Grazie a Mariella e Antonio - ha proseguito il prelato - per le parole non cattive, non dure, ma da papà e da mamma che hanno saputo pronunciare con grande dolore. Non è scontato neanche questo".

All'uscita dalla chiesa, la bara di Alberto è stata accolta da un simbolico lancio di palloncini bianchi e rossi verso il cielo.