Potrebbe rilasciare dichiarazioni spontanee al gip Giorgio Altieri nel corso dell'interrogatorio di garanzia, in programma la mattina di lunedì 28 al Palazzo di Giustizia di Cagliari, il consigliere regionale del gruppo Misto Valerio De Giorgi, 57 anni, da alcuni giorni agli arresti domiciliari con le accuse di corruzione, tentata truffa e voto di scambio a conclusione di un'indagine del nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza del capoluogo, coordinata dal pm Giangiacomo Pilia.

Il suo avvocato, Massimiliano Ravenna, non ha ancora sciolto la riserva sulla strategia difensiva, così come stanno ancora studiando gli atti d'indagine i legali del collaboratore di De Giorgi, Marco Pili, pure lui ai domiciliari su ordine del gip. A difenderlo ci sono gli avvocati Renato Chiesa e Pier Andrea Setzu. L'ordinanza cautelare ha colpito anche il costruttore di Quartucciu (città metropolitana di Cagliari), Corrado Deiana, difeso da Franco Villa. Tutti e tre sono stati convocati lunedì dal gip per essere interrogati.

Per il consigliere regionale e l'imprenditore l'accusa è di corruzione per aver concordato un emendamento sul Piano casa (De Giorgi era presidente della commissione Bilancio) in cambio di quattro appartamenti ottenuti dal politico, mentre Pili è indagato per presunte irregolarità sui contributi destinati alla Pro Loco di Cagliari fondata da persone vicinissime a De Giorgi, se non dagli stessi familiari.

All'esponente del gruppo Misto è contestato anche il reato di voto di scambio: secondo l'accusa avrebbe promesso posti di lavoro e altri favori in cambio di una preferenza, chiedendo come prova la foto scattata nella cabina elettorale. Fatti che sarebbero avvenuti in occasione delle elezioni regionali che portarono De Giorgio in Consiglio ma anche in altre consultazioni per la Città metropolitana di Cagliari, dove avrebbe sostenuto alcuni candidati locali. In questo filone d'inchiesta risultano indagate altre 12 persone.