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File interminabili sotto il solleone, attese lunghissime per il pagamento dei bollettini, incolonnamenti per il ritiro della corrispondenza e la spedizione di pacchi. E’ l’istantanea che arriva dagli uffici postali cittadini, con disagi che si verificano soprattutto nel presidio centrale di via Simeto, ma le stesse scene si consumano negli uffici di viale Trieste e lungo la piazza del Carmine, con un aspettativa mitigata solo dall’ombra degli alberi.
La denuncia è del presidente del Consiglio comunale Edoardo Tocco, che si fa portavoce della problematica. “Sono centinaia le persone che giungono anche dai centri vicini per eseguire le diverse operazioni negli uffici postali del capoluogo, con il serpentone degli utenti che si allunga senza fine sotto il solleone – spiega il responsabile dell’aula di Palazzo Bacaredda – I disagi che si verificano in un periodo della stagione già molto faticoso, con le persone anziane stremate dalle lunghe attese”. Inutile nascondere la realtà. Perché il peggio dovrà arrivare nelle prossime settimane, con il ritiro delle pensioni: “Non vorremmo che andare a ritirare i propri soldi possa diventare un’odissea – aggiunge Tocco – con un’emergenza senza fine nelle sedi postali della città”.
Il presidente dell’assise municipale lancia un appello urgente ai vertici delle poste in Sardegna: “Si comprende che le regole vanno rispettate, con l’esigenza di mantenere la cosiddetta distanza di sicurezza in attesa del proprio turno ed evitare assembramenti – conclude Tocco – ma occorre che un impegno comune per scongiurare nuovi disagi ai cittadini, con particolare riferimento alle fasce deboli, che aspettano di eseguire le diverse procedure. Non solo l’apertura continuata degli uffici, ma anche l’incremento degli sportelli attivi nelle diverse filiali”.