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L’Unità di Progetto per l’eradicazione della Peste suina africana in Sardegna si è riunita ieri a Cagliari alla presenza del presidente Francesco Pigliaru e dell’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria. Tutte le componenti dell’UdP, compresa la rappresentanza del Ministero della Salute, hanno fatto il punto sul piano di eradicazione e sullo stato della malattia nei diversi territori dell’Isola.
Il presidente Pigliaru ha ricordato “l’enorme sforzo che sta facendo la Regione per vincere questa battaglia di civiltà che ha un enorme valore economico e simbolico. Un impegno annunciato già dai primi giorni della legislatura e che, nonostante alcuni momenti difficili, sta iniziando a dare dei risultati anche sul piano culturale, dove la mentalità sta pian piano cambiando facendo intravedere la possibilità di un futuro di nuovo sviluppo economico, soprattutto per le aree interne della Sardegna”. Il presidente ha spiegato inoltre che “la Regione si sta impegnando a tutto campo coinvolgendo i soggetti, compreso il governo nazionale, che a vario titolo possono garantire un sostegno per l’eradicazione della malattia”.
“L’impegno nella lotta alla PSA – ha spiegato la Regione - è stato apprezzato e riconosciuto dalla componente ministeriale dell’UdP guidata dal direttore generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari del ministero della Salute, Silvio Borrello. Il team giunto da Roma ha evidenziato il forte sostegno politico impresso dalla Giunta Pigliaru nella lotta alla malattia, invitando tutti a proseguire con il piano di eradicazione”.
Pigliaru e Caria hanno illustrato i dati: “Se nel 2013, stagione in cui vi fu l’ultima grande ondata di PSA fra i suini domestici, si erano contatti in Sardegna 109 focolai nel 2017 si è scesi a 17, mentre quest’anno si è registrato un focolaio ad Aritzo. Dei 17 casi segnalati la scorsa stagione ben 12 si erano verificati nella vecchia provincia di Nuoro, 2 in Ogliastra, 2 a Cagliari e 1 nella provincia di Olbia-Tempio. A seguito delle attività intraprese a partire dal 2015, con le campagne di regolarizzazione ed emersione dall’illegale per gli allevatori e con i depopolamenti dei suini al pascolo brado non censiti, la situazione epidemiologica della PSA è sensibilmente migliorata sia negli allevamenti suini domestici e sia nei cinghiali”.