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È lutto a Giba, paese di cui Massimiliano Sabiu, imprenditore 59enne morto ieri, 14 gennaio, durante una battuta di caccia nelle campagne di Teulada, era originario.
Una tragedia che ha colpito e addolorato un’intera comunità, piccola e in cui tutti si conoscono. Massimiliano, che amava tantissimo la sua famiglia, lascia una moglie e tre figli maschi, di cui uno minorenne.
“Un amico, un vicino di casa, una persona buona e affabile, dedita alla famiglia e al lavoro, con la grande passione per la caccia - afferma il sindaco di Giba, Andrea Pisanu, ai microfoni di Sardegna Live - Ci siamo visti a un funerale due giorni fa e proprio in quell’occasione ho personalmente riflettuto sulla morte di persone giovani. Se si è stati colpiti da una malattia grave, si riesce a farsene una ragione. Ma quando accadono drammi improvvisi, sono profondamente difficili da accettare. Non posso che esprimere, a nome dell’Amministrazione comunale e dell’intera comunità, un immenso cordoglio. Giba è investita da tanto sgomento e da un immenso dolore”, conclude il primo cittadino.
I FATTI. Una morte terribile quella di Massimiliano Sabiu, scambiato nel pomeriggio di ieri da un compagno di caccia per un cinghiale che si muoveva tra i cespugli delle campagne di Teulada, dov’erano presenti circa 20 cacciatori.
L’uomo, un 40enne, ha accidentalmente esploso i colpi di fucile che sono stati fatali a Sabiu, centrandolo al fianco e alla spalla e provocandogli una copiosa emorragia che ha causato il decesso.
La vittima è stata immediatamente soccorsa dai compagni prima dell'intervento del 118, ma non è bastato a salvargli la vita. Il personale medico del 118 non ha potuto fare altro che constatare il decesso del cacciatore.
Sulla drammatica vicenda indagano i Carabinieri di Teulada che hanno sequestrato l'arma che ha esploso il colpo fatale.