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“Ciao Anna, grazie dell’affetto speciale che mi hai sempre riservato, ora sarai finalmente e per sempre abbracciata alla tua amica, tutte e tre insieme a Efis, dinanzi a Gesù e Maria. Perdonami se non potrò (e come sai non per mia responsabilità) mantenere la promessa che ti ho fatto. Lo farò nel cuore, solo per te. Quest’anno il pellegrinaggio più bello e vero lo farai tu”.
Parole di grande commozione e cordoglio, proferite dal diacono Ignazio Boi, direttore della Pastorale Sociale della Diocesi, che a Sardegna Live racconta: “Io l'ho conosciuta arrivato in parrocchia (ottobre 2015), mamma di un componente del coro parrocchiale, mentre un altro figlio confratello, molto amica di mia mamma d'infanzia, mi chiedeva sempre di lei. Grande tifosa del Cagliari, mi sfotteva spesso sapendo delle mie simpatie giallorosse. Quando seppe che portavo mamma da Sant'Efisio nel maggio 2017 – aggiunge il diacono - mi chiese di poterla incontrare e come vedi dalle foto se la coccolò tutta. Dopo la morte di mamma le dissi che a quel punto doveva "adottarmi" e che dovevamo inaugurare l'adozione con un bel pranzo (so che cucinava tanto e bene, come le nostre mamme di un tempo)....quel pranzo non siamo riusciti a farlo Sempre sorridente, cordiale e sempre premurosa Le ho scritto un messaggino su whatsapp per la morte della sorella Natalina Mercoledì il suo ultimo messaggio: "Sono a casa"... Forse pensava/voleva che andassi a trovarla, ma l'emergenza in corso non me lo permetteva. Oggi – conclude Ignazio Boi - mi piace pensare che quel "Sono a casa" si riferisce al Paradiso”.
Anna era così, una nonnina 81enne molto amata e ben voluta nel quartiere storico di Stampace, consorella del Gonfalone, scomparsa per un male da cui lottava da tempo. Il rione stampacino era affezionato a Nonna Anna, sempre sorridente e premurosa con tutti.