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Ha raggiunto quasi le 75mila firme la petizione lanciata dall’associazione Pro Vita & Famiglia Onlus per esprimere solidarietà a Marisa Francescangeli, la maestra di 58 anni in servizio presso la scuola primaria di San Vero Milis e sospesa per venti giorni dopo aver fatto recitare agli alunni di una terza elementare l’Ave Maria e il Padre Nostro.
"È urgente un intervento del Ministero dell’Istruzione per tutelare la maestra contro una sanzione ingiusta e dal sapore laicista e anticristiano” aveva tuonato Jacopo Coghe, portavoce dell’associazione che ha lanciato la petizione popolare. “Un provvedimento spropositato – aveva aggiunto – Assurdo soprattutto se pensiamo che oggi in classe, nel silenzio di politica e istituzioni scolastiche, si insegna ai bambini che il loro sesso è “fluido”, che si può essere maschi o femmine a seconda di come ci si sente, e si può scegliere di essere chiamato con il proprio genere preferito con la Carriera Alias. Al contrario, se si recita una semplice Ave Maria la repressione è immediata e brutale”.
Intanto nei giorni scorsi la maestra è stata ospite nel programma “Fuori dal coro” di Mario Giordano. "I bambini erano tutti cattolici e regolarmente iscritti all'ora di religione per questo quando è arrivata la sospensione sono rimasta senza parole – ha ribadito Marisa Francescangeli – Tra l'altro sono stati gli alunni a chiedermi di recitare una preghiera all'inizio delle nostre lezioni. Ho avuto anche un richiamo da alcune mamme per questo e mi sono scusata. Non ho fatto altro che fare quello che facevano le nostre maestre, credevo fosse una cosa bella e di valore, per questo ho chiesto l'autorizzazione ai genitori della mia classe" ha aggiunto.