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In centinaia hanno iniziato a fare la fila già da prima di mezzogiorno fuori dallo stadio Monteponi a Iglesias, nonostante il caldo che ha dato tregua solo verso le 16, quando è entrato il maestrale a rinfrescare.
Per l’attesissimo e già rimandato, a causa di un’infiammazione alle corde vocali del cantante, concerto di Mahmood, i fan sono arrivati da ogni parte della Sardegna.
Un successone, lo stadio era alle 20 già gremito di persone di ogni età, segno del grande apprezzamento da parte di tutte le generazioni per il cantante sardo-egiziano.
Tra le canzoni del suo ultimo album Ghettolimpo e i successi di Sanremo, non sono mancate No potho reposare, cantata con l'accompagnamento del coro di Orosei e Nanneddu meu che il pubblico ha intonato assieme a lui.
“Un ragazzo umile e speciale, si percepisce tanto affetto nei confronti del pubblico” ha detto qualche presente.
Tra una canzone e l’altra non sono mancate le battute in dialetto del cantante che ha specificato che, essendo di Orosei, è leggermente diverso da quello parlato nel Sulcis.
“Ogni volta che salgo su un palco mi emoziono, ma l’emozione è ancora maggiore quando tra il pubblico intravedo la bandiera dei 4 Mori” ha detto Mahmood sul palco.
Il cielo grigio e la minaccia di pioggia sono stati immediatamente cancellati e riscaldati dalle luci sul palco e dalla voce dell’artista che ha fatto emozionare e riempito i cuori dei presenti di gioia.