“La Regione Sardegna prosegue nella sua azione cieca e indiscriminata di taglio dei servizi sanitari e rischia di privare i pazienti reumatici e autoimmuni sardi dei farmaci salvavita”. 

Lo denuncia il Consigliere regionale dei Riformatori, Michele Cossa in un’interrogazione urgente all’Assessore alla Sanità Luigi Arru.

“Mentre i clinici dei Centri  di Eccellenza individuati dalla  Regione  Sardegna – prosegue  Cossa -  continuano a prescrivere i farmaci biologici che hanno consentito il controllo ottimale della malattia, la Regione pretende di cambiare la loro terapia per risparmiare qualche euro sulla pelle dei pazienti. Ma i medici dei Centri di Riferimento non si adeguano e continuano a prescrivere il farmaco migliore,  che però non viene più fornito dalla Regione.  

Secondo Michele  Cossa, “Il  rischio – drammatico  e reale - è dunque che il paziente  non abbia né il farmaco biologico (che la Regione non eroga più), ma neppure quello  biosimilare, perché  i clinici si rifiutano di  prescriverlo  perché considerano il cambio di terapia rischioso per la salute del paziente.” 

“E’ una situazione davvero vergognosa che deve trovare soluzione urgente – conclude il consigliere regionale dei Riformatori -  E’ ridicolo che la Regione  contesti  le prescrizioni dei Centri che essa stessa ha elevato a  “Centri di Riferimento” per le patologie reumatiche e autoimmuni”.