PHOTO
L’ondata d’acqua che si è abbattuta ieri nel nuorese ha alzato lo stato d’allerta anche tra Siniscola, Torpè e Posada per quanto riguarda la diga di Maccheronis.
Lo scarico di fondo è stato aperto nella serata di ieri per rilasciare a valle 50 metri cubi di acqua al secondo ed evitare così una possibile esondazione, così come già accaduto nel 2013 con l’alluvione Cleopatra.
“Cerchiamo di tranquillizzare le popolazioni - dice Ambrogio Guiso, presidente del Consorzio di bonifica della Sardegna centrale -. Ieri alle 23 la situazione era di un invaso in diga di circa 5 milioni di metri cubi. È vero che sta salendo di circa 500 mila ogni ora, dunque per arrivare ad un massimo ci vorranno almeno due giorni. Sono false le notizie stampa di un trabocco della diga. È monitorata minuto su minuto”.