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Roma, 7 mar. (Apcom) - Violenza sulla moglie e sulla figlia minore. Per questo un 36enne palermitano, con precedenti di polizia, è stato allontanato dalla casa familiare perche ritenuto responsabile di abuso di mezzi di correzione e maltrattamenti in famiglia. La decisione è stata presa dal Gip di Palermo, Silvana Saguto, su richiesta del Pm, Vella Ancora. Il provvedimento è stato eseguito dalla squadra mobile di Palermo. Le violenze duravano da anni, soprattutto nei confronti della figlia. L'uomo la insultava scagliandola addirittura in più di una circostanza contro gli infissi, oltre che sulle scale di casa. Violenze anche sulla moglie, vittima a sua volta di ripetute pratiche vessatorie e di lesioni fisiche. L'episodio è emerso nei giorni scorsi quando la giovane madre ha accompagnato sua figlia 13enne all'ospedale per escoriazioni ed ecchimosi. Ai medici le due donne hanno fornito una versione di comodo del fortunoso incidente domestico. Immediata la segnalazione alla polizia che ha fatto scattare le indagini. Il clima di terrore e omertà in famiglia è stato finalmente rotto e la donna ha testimoniato denunciando le violenze domestiche. Proprio per rendere più efficace l'azione degli agenti impegnati anche in questo settore, nei prossimi giorni prenderanno il via dei corsi di perfezionamento tenuti dal dirigente della sezione della squadra mobile di Palermo. Si parlerà di prevenzione e repressione di violenze familiari e abusi su minori e donne, ma anche delle dinamiche psicologiche per fare in modo da sostenere le vittime degli abusi, anche alla luce della tipizzazione di nuovi reati nel settore, come lo "stalking".
La direttrice del centro "Residenza Familia" di Nuoro, Rosanna Serra, di 55 anni, e il presidente dell'associazione "Anni d'oro" che gestisce la struttura, Luigi Masala, di Cagliari, sono stati rinviati a giudizio con l'accusa di abbandono di incapaci, somministrazione di farmaci scaduti e omissione delle misure di sicurezza a danno dei pazienti ospiti.
La decisione del Gup Riccardo Massera è arrivata oggi al termine dell'udienza preliminare. I due imputati saranno giudicati davanti alla Corte D'Assise e la prima udienza è fissata per il 26 maggio prossimo.
L'indagine della Procura di Nuoro, coordinata dal Pm Giorgio Bocciarelli, era partita un anno e mezzo fa in seguito a una serie di segnalazioni di presunti maltrattamenti sugli anziani e su alcune morti sospette.
Nel giugno dello scorso anno ci sono state alcune perquisizioni nella casa di cura, con conseguente sequestro di documentazione, cartelle cliniche e medicinali scaduti, dalle quali erano emerse, tra l'altro, una serie di irregolarità sul fronte della sicurezza.
Su disposizione del gip Claudio Cozzella era scattato il sequestro preventivo della struttura, dissequestrata quando la proprietà aveva posto rimedio alle irregolarità.
Dalle indagini - coordinate dalla squadra mobile di Nuoro, diretta dal vice questore Fabrizio Mustaro - è emerso che gli anziani del centro erano in pessime condizioni igienico sanitarie ed erano assistiti da personale privo di qualifica professionale e in numero insufficiente. Ai pazienti, inoltre, sarebbero stati somministrati farmaci scaduti.
Nel dossier della Procura c'è anche il caso della morte sospetta di un anziano e il suicidio, anch'esso sospetto, di una paziente, che si era lanciata del quarto piano della casa di riposo.
Un pensionato, arrivato in ospedale con una ferita ad un occhio, aveva raccontato di essere stato picchiato nella "Residenza Familia".