La direttrice del centro "Residenza Familia" di Nuoro, Rosanna Serra, di 55 anni, e il presidente dell'associazione "Anni d'oro" che gestisce la struttura, Luigi Masala, di Cagliari, sono stati rinviati a giudizio con l'accusa di abbandono di incapaci, somministrazione di farmaci scaduti e omissione delle misure di sicurezza a danno dei pazienti ospiti.

La decisione del Gup Riccardo Massera è arrivata oggi al termine dell'udienza preliminare. I due imputati saranno giudicati davanti alla Corte D'Assise e la prima udienza è fissata per il 26 maggio prossimo.

L'indagine della Procura di Nuoro, coordinata dal Pm Giorgio Bocciarelli, era partita un anno e mezzo fa in seguito a una serie di segnalazioni di presunti maltrattamenti sugli anziani e su alcune morti sospette.

Nel giugno dello scorso anno ci sono state alcune perquisizioni nella casa di cura, con conseguente sequestro di documentazione, cartelle cliniche e medicinali scaduti, dalle quali erano emerse, tra l'altro, una serie di irregolarità sul fronte della sicurezza.

Su disposizione del gip Claudio Cozzella era scattato il sequestro preventivo della struttura, dissequestrata quando la proprietà aveva posto rimedio alle irregolarità.

Dalle indagini - coordinate dalla squadra mobile di Nuoro, diretta dal vice questore Fabrizio Mustaro - è emerso che gli anziani del centro erano in pessime condizioni igienico sanitarie ed erano assistiti da personale privo di qualifica professionale e in numero insufficiente. Ai pazienti, inoltre, sarebbero stati somministrati farmaci scaduti.

Nel dossier della Procura c'è anche il caso della morte sospetta di un anziano e il suicidio, anch'esso sospetto, di una paziente, che si era lanciata del quarto piano della casa di riposo.

Un pensionato, arrivato in ospedale con una ferita ad un occhio, aveva raccontato di essere stato picchiato nella "Residenza Familia".