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"Mamma, devi iniziare ad abituarti all'idea che anche io, come Lorenzo (il primogenito, ndr), appena terminate le scuole superiori andrò via da Tortolì. Si Mirko, è giusto. Per me sarà difficile ma ti guarderò spiccare il volo e mi riempirò di orgoglio nel vederti realizzare tutti i tuoi sogni". E' lo straziante post pubblicato sui social da Paola Piras, che ricorda una conversazione avuta col figlio Mirko Farci, il 19enne ucciso nel maggio del 2021 dall'ex compagno di Paola, Masih Shahid, proprio mentre tentava di difendere la madre dall'aggressione di quest'ultimo.
I sogni dai mille colori di un giovane col futuro tutto da scrivere furono annientati dalla violenza dell'uomo condannato ieri all'ergastolo con isolamento diurno per quattro mesi.
Secondo quanto ricostruito, il trentunenne pakistano colpì la Piras con 18 coltellate prima di uccidere il figlio di lei che aveva tentato di frapporsi fra i due per soccorrere la madre. La donna, rimasta in coma per settimane, si era miracolosamente salvata.
L’imputato, reo confesso, nei mesi scorsi, aveva rilasciato dichiarazioni spontanee in aula precisando di essere andato a casa dell'ex compagna non con l'obiettivo di uccidere ma per un chiarimento, sostenendo di essere stato poi aggredito dal figlio e di aver agito per difendersi. Ma per la pubblica accusa non ci sono dubbi sulla premeditazione. "C'era una forte e malsana gelosia nei confronti della sua ex - ha affermato la pm Morra nella sua requisitoria -. E l'imputato non voleva uccidere solo Paola, ma aveva programmato anche di eliminare Mirko".
"Nessuna sentenza potrà colmare la tua assenza - scrive oggi Paola Piras riferendosi ancora al suo Mirko -, la condanna peggiore è la mia, la nostra. Costretti a vivere senza te con un dolore che non avrà mai fine. Ti amo immensamente Mirko. Per sempre mamma".