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"Sono andato a prenderlo a Sorso col carroattrezzi, la sera prima aveva avuto un incidente, era con una delle bambine, era molto premuroso e affettuoso con lei". L'ha detto oggi un testimone della difesa nel processo davanti alla Corte d'assise di Sassari, presieduta da Massimo Zaniboni, a latere Gian Paolo Piana, a carico di Francesco Baingio Douglas Fadda, il 45enne sassarese accusato di aver accoltellato a morte il 15 febbraio 2020 la sua compagna Zdenka Krejcikova, 40enne di origine ceca.
La donna fu uccisa in un bar, dove si era rifugiata in cerca di aiuto con le due figlie gemelle oggi 12enni. Come una settimana fa, quando hanno parlato altri testi, l'avvocato Lorenzo Galisai, che difende Fadda, ha puntato a dimostrare quanto il suo assistito fosse legato alla donna e alle due bambine di lei, mettendo in luce l'atteggiamento amorevole dell'uomo verso le gemelline. L'imputato deve rispondere anche di maltrattamenti, oltre che dell'omicidio della 40enne davanti alle due piccole. La sera in cui Zdenka Krejcikova rimase ferita, Fadda caricò in auto lei e le bambine ma si diresse a Ossi, a casa di un amico, anziché all'ospedale.
"Di fronte c'era la guardia medica, non mi sembrava così grave, ho pensato che potessero soccorrerla", è quel che ha sempre sostenuto sinora lui, che poi era fuggito con le gemelle e si era appoggiato per la notte da una conoscente, mentre il suo arresto risale alla mattina dopo. Degli otto testimoni citati dall'avvocato Galisai ne mancano ancora cinque, ma sinora non è stato possibile notificare loro la citazione. Si spera di poterli sentire il 30 novembre, data della prossima udienza.