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La vicenda che riguarda gli operai dell’Ente Foreste di Ovodda questa volta ha suscitato anche il disappunto del sindaco Cristina Sedda.
<<Vorrei proprio sapere quali sono i criteri oggettivi secondo cui l’Ente valuta le stabilizzazioni da attuare. Chi ha più santi in corte sembra godere di una corsia preferenziale. Siamo stanchi del solito clientelismo politico>>.
La vicenda ha avuto inizio qualche anno fa quando l’Ente Foreste, in cambio della stabilizzazione dei dipendenti, aveva chiesto al Comune la cessione di un appezzamento di un terreno. L’amministrazione si era subito attivata e dopo aver superato vari ostacoli era riuscita a soddisfare l’esigenza rappresentata.
Come se non bastasse, l’amministrazione si è attivata per recuperare anche altri spazi di territorio utili per il lavoro da svolgere e nello specifico ha individuato alcuni terreni dell’Enel. A distanza di cinque anni, però, i tre operai ovoddesi, oggi impiegati part time, non sono stati ancora stati stabilizzati e nonostante la convenzione firmata dal Comune con l’Ente Foreste e le varie sollecitazioni nulla ancora si è mosso.
A dire il vero, uno dei tre lavoratori ha ricevuto nel 2010 la lettera ufficiale di assunzione a tempo indeterminato, ma di fatto non è mai stato chiamato per firmare il relativo contratto.
<<Ci chiediamo cosa dobbiamo fare per risolvere la situazione - dice il sindaco Sedda -. Tre posti di lavoro per la nostra comunità sono di vitale importanza, soprattutto in questo periodo di gravi difficoltà economiche. Chiediamo che l’Ente Foreste ci dia nell’immediato riposte certe, perché la situazione in questo modo non può andare avanti>>.