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Si è tenuta a Tiana, piccolo paese della provincia di Nuoro che conta poco più di 400 abitanti, la manifestazione "I nostri paesi ci aspettano", un invito a fermare lo spopolamento.
"Si sente spesso dire che nei centri minori non c'è nulla di avvincente. Noi, invece, pensiamo che gli aspetti interessanti siano un'infinità, è solo necessario cambiare la prospettiva di osservazione. Chi pensa di trovarvi le dotazioni delle città, sbaglia in partenza: i piccoli comuni offrono opportunità diverse ma altrettanto intriganti", è stato il commento dei promotori dell'iniziativa animata da dibattiti, letture e musica con un concerto di Piero Marras.
L'edizione di quest'anno è stata organizzata dall'associazione Cumbidda in collaborazione con il forum Paesi al Centro e ha puntato sul patrimonio ambientale e sugli effetti positivi che la vita nei borghi può portare alle persone e all'economia.
I docenti universitari Paola Pittaluga, Italo Meloni e Giovanni Maciocco hanno partecipato all'evento affrontando le tematiche delle strategie per il ripopolamento, della mobilità dolce e del progetto di Città ambientale della Barbagia.
Ignazio Cara, segretario dell'associazione Astrofili sardi, ha evidenziato le condizioni favorevoli in molti piccoli centri per le osservazioni astronomiche.
Alla manifestazione si è parlato anche di turismo camperistico, di benessere e di longevità legate alla vita nei paesi. "Mi chiedo, ma un paese come Tiana dovrebbe scomparire, la sua comunità dovrebbe estinguersi? Sarebbe come cancellare la nostra storia, come distruggere la nostra stessa esistenza", ha spiegato Fausto Mura, dell'associazione Nino Carrus-Rete delle associazioni. Due punti fondamentali, per Mura: "Difendere l'esistenza e la sopravvivenza dei nostri paesi, per garantire il futuro dei nostri giovani. E la politica a tutti i livelli metta al centro della sua agenda il problema delle zone interne. La vera questione sarda".