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“Rispondere a questa gente vorrebbe dire dar loro importanza. Chi lancia messaggi nascondendosi dietro l’anonimato dimostra di essere un vile codardo meritevole solo di indifferenza. Preferiamo invece lanciare un messaggio di ringraziamento a Mario, “sbirro ficcanaso”, che con il suo sacrificio ha fatto in modo che nessun cittadino si ferisse dall’esplosione di quell’ordigno. Ogni #poliziotto continuerà a fare il suo lavoro in nome della sicurezza e a tutela di tutti, anche di questi pochi disadattati”.
Il segretario del Sindacato Autonomo di Polizia, Luca Agati non risparmia la ferma condanna su come verrà gestito l’evento atteso per venerdì 27 luglio a Cagliari, dagli antifascisti: intanto dalla Questura di via Amat e ne tanto meno dal Comune di Cagliari, è arrivato alcun eventuale parere sulla manifestazione, bisognerà aspettare i prossimi giorni per capire quali eventuali sviluppi ci saranno e se l’evento verrà autorizzato o meno, considerato lo spirito di violenza conclamato sui manifesti affissi sui muri dagli stessi organizzatori.
Indignazione tra i banchi della Camera dei Deputati, a Roma. Salvatore Deidda, (Fratelli D’Italia), condannando la presa di posizione degli antifascisti, riferisce in Parlamento sulla vicenda locale che ha creato accese polemiche in città: “Mi dispiace dare spazio a queste schifezze – dice Deidda - ma questa mattina ho presentato una Interrogazione per denunciare a livello parlamentare quanto a Cagliari sta avvenendo da qualche anno, in particolare da quando c'è una certa parte politica che amministra il Comune. Piena solidarietà agli uomini delle forze dell'ordine e condanna per chi oggi, ancora, prova a fomentare l'odio e la violenza politica. Sono stati tollerati sin troppo. Basta loro e chi li sostiene e fiancheggia. Tra l’altro non ho visto condanne di Sindaco o altri”.
LA POLEMICA. I manifesti in giro per Cagliari e l’evento pubblicato sul web: frasi che inneggiano gioia e piacere quando un poliziotto rimane ferito durante il disinnesco di un ordigno.
Ecco il testo della locandina
"In solidarietà con Ghespe, Paska e Giovanni, accusati di tentato omicidio per l’attacco contro la libreria di Casapound “Il Bargello”, avvenuto a Firenze nella notte di Capodanno 2017. Durante quest’azione è rimasto ferito lo sbirro ficcanaso che cercava di disinnescare l’ordigno, lasciando sul posto una mano e un occhio. A noi non interessa sapere chi sia stato e continueremo a gioire ogni volta che qualcuno attacca i fascisti, meglio ancora se uno sbirro ci va di mezzo".