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Non è certo la prima e ne l’ultima mail o messaggio anonimo che il giovane writer sardo, Manu Invisible deve leggere, addirittura si ritrova (gioco forza) a fronteggiare chi lo tratta da “imbrattatore”, che sfregia strade, vicoli, palazzi, ma che in realtà abbellisce con la cultura di colori e opere d’arte luoghi di tutto il mondo. Tra l’altro, apprezzati e premiati.
Manu Invisible, da sempre ha sempre celato la sua vera identità di artista da strada, ha calato la maschera in alcune occasioni per raccontare la sua mission di artista, non ha mai reso pubblica la sua vera identità da ragazzo e appassionato di arte da strada: oggi pubblica un post alquanto curioso ma che rasenta in se troppa rabbia e forse anche frustrazione solita dei leoni da tastiera: “Torna a grande richiesta la rubrica di intrattenimento culturale – scrive Manu Invisible – Caro haters ti scrivo, Cari Haters, di tutta l'Isola, d'Italia e del mondo intero. Utilizziamo con parsimonia questo post, per sottolineare quanto questo periodo storico sia nutrito d'odio, frustrazione e rabbia, nei confronti di chi può. Chi può, non lo fa per vanto, ne per il successo e nemmeno per il denaro; lo fa, perché semplicemente lo sente. "Caro Claudio, ti scrivo": la fila è questa, prendi il "numerino" e attendi il tuo turno”.
La mail ‘anonima’ di un cittadino arrabbiato
Ecco il testo integrale del messaggio-mail inviato a Manu Invisible dall’anonimo contestatore, inferocito per il modus operandi del writer cagliaritano: “A te imbrattatore, come l’uomo ragno devasti, ti fai sfregio di viadotti, travi e calcestruzzi, a te che operi nell’ombra e deturpi il paesaggio stradale, a te che ti fai gioco dell’ordine cementizio, e lo macchi facendo sfregio di ogni bianco anonimato, vandalo della civiltà, l’hai fatta sempre franca ma io ti prenderò assicurandoti alla giustizia, e dovrai ripulire rendere anonima ogni singola trave non la farai per sempre franca, sarai condannato a risporcare di anonimato ogni viadotto”.