“Manuel, dolce amore nostro adorato, oggi avresti compiuto 36 anni se non ti avesse ucciso quella mano assassina a soli 28 anni. Non possiamo fare altro che portarti i fiori e celebrare la messa in tuo suffragio, che si terrà a Iglesias alle ore 18 nella chiesa di Valverde. Però ti è stata resa la tua dignità tutto il mondo da ieri dopo l'incidente probatorio la conclusione per il perito del giudice che tu sei stato ucciso da asfissia meccanica (soffocamento) e poi dato fuoco. Auguri Manuel adorato ti giunga il nostro caro abbraccio, ti amiamo vita nostra”. 

Un post di Roberta Mamusa (mamma di Manuel Piredda) che sul gruppo facebook “Tutta la verità su Manuel Piredda” è struggente e lascia a chiunque tanti dubbi e tante verità ancora aperte. Roberta Mamusa, mamma di Manuel, assieme a suo marito, non hanno mai creduto alla versione data dalla donna, Valentina Pitzalis,  convalidata fino ad oggi, ovvero “essere stata aggredita dal marito che, secondo la sua ricostruzione, l’avrebbe cosparsa di benzina per poi darle fuoco, alla fine rimanendo lui stesso coinvolto nelle fiamme, morendo”. Poi, le drammatiche conseguenze di una ragazza che è diventata per tutti il simbolo della violenza sulle donne: Valentina è rimasta sfigurata al volto e agli arti. Come è morto Manuel? Qual è la verità che avvolge tutta questa inquietante vicenda?  “Vogliamo la verità sulla morte di mio figlio – dice la mamma di Manuel – noi continueremo ad andare avanti fino a quando non sarà fatta giustizia”.  

L’incidente probatorio in Tribunale 

Nell'agosto del 2017, dopo l'esposto presentato dai legali della famiglia di Manuel, la Procura della Repubblica riapre le indagini  con la riesumazione del cadavere del giovane muratore.  Per il medico legale della famiglia Piredda, “Manuel con molta probabilità è morto prima che venissero appiccate le fiamme e con ogni eventualità per un’asfissia non legata all’incendio. Ma è ancora tutto in corso”.  

Davanti alla giudice Maria Gabriella Muscas, dopo la riesumazione del cadavere, sarebbero emersi altri dettagli: come riporta l’Ansa Sardegna “Non ci sarebbero evidenti segni di violenza sul corpo di Manuel Piredda, muratore 27enne di Gonnesa, né ferite d'arma da fuoco o lesioni provocate da oggetti contundenti. Nessuna frattura o danni al cranio: il giovane, quindi, non sarebbe morto per traumi esterni e neppure per avvelenamento”, ma i periti del Gip di Cagliari, Elena Mazzeo e Claudia Trignano, tendono anche ad escludere che sia stato l'incendio ad ucciderlo, visto che nei resti dei polmoni non sono state trovate tracce di fumo.

Il processo vede indagata Valentina Pitzalis per omicidio volontario e incendio doloso. Lunedì 18 marzo si riprende con l’udienza in Tribunale