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Eh già, bei tempi come ammettono Marcello Lai, classe 1957 e Italo Pau, classe 1958, che di locali, disco e movida ‘casteddaia’ e non solo ne hanno visto e organizzato per decenni. E come non ricordare i primi dj, come quel Francesco Abate, oggi giornalista-scrittore che sparava le hit del momento: “C’era un target di clienti totalmente diverso – ammette Marcello Lai, storico proprietario di Linea Notturna in via Mameli – abbiamo soltanto deciso di abbandonare gli spazi totalmente grandi dei locali e in punta di piedi aprire il salotto di casa, qui in via San Domenico, dove la location che abbiamo tirato su si sposa benissimo con gli altri locali, i nostri dirimpettai, che hanno creato in sinergia qualcosa di veramente bello. Ci piace, basta col trambusto già perennemente vissuto in passato, è andata, modestamente abbiamo creato una generazione che si è divertita e con gli anni ha guardato oltre”.
GLI ALBORI. La carrellata di luoghi calcati da Marcello e Italo pare un diario di bordo ricco di soddisfazioni, allegria, spensieratezza. Come non citare negli anni ’80 il Gil’s Club, a Porto Cervo, “sette anni come vice direttore” dice Marcello Lai, e ancora la disco Capo Boi, Peyote, Sciabecco, nell’82 con Attilio Collu il BeauBorg, in viale Trento, di fronte al “Massimo”, ancora il Samba e lo storico “Linea Notturna”, dall’88 in poi. Erano gli anni in cui d’inverno chiudevi club per dirigerti verso le location estive – gioiscono i due gestori cagliaritani – dove in 40 anni di movida si testò magicamente e con migliaia di presenze anche il teatro tenda della Fiera, per il capodanno 1990. Fu qualcosa di eccezionale – spiega Marcello Lai – costò un patrimonio organizzare tutto per l’entourage di amici e conoscenti, ma fu davvero bello. Oggi? Si procede ridimensionando la sfera dello svago puntando sempre su chi da sempre ha frequentato luoghi, ambienti e locali per il sano divertimento. E’ cambiato tanto da allora, oggi si fa tutto col telefono, ma non mancano ancora le emozioni delle cose semplici, vere”.