“Carissimi, spero stiate tutti bene. Festeggio il mio compleanno lontano da casa, ma fortunatamente sono in buona compagnia e non sto soffrendo la carenza di ossigeno. Qua a Concordia è piena estate: ci sono 24 ore di luce al giorno (il sole tramonterà il 16 febbraio) e la temperatura è sui -30° C. Quest'anno non mi occupo solamente di astronomia, ho in carico anche gli osservatori di geomagnetismo e sismologia. Quest'ultimo dista 1 km dalla base, così per ottimizzare i tempi mi sposto da un osservatorio all'altro con la bici che vedete in questa foto. In base siamo una trentina e tra un mese rimarremo solamente in 12 ad affrontare l'inverno, isolati dal resto del mondo sino a novembre 2021. Mi sento veramente fortunato. Vi mando un abbraccio grandissimo, a presto”. 

Da Gavoi fino al Polo Sud, dove Marco Buttu, 40enne, ingegnere elettronico, grazie al Programma Nazionale di Ricerche in Antartide - Pnra) e Ipev (Institut polaire français Paul-Émile Victor), fa parte dello staff che è impegnato a capire come le persone possano adattarsi a vivere o sopravvivere in condizioni davvero estreme. E qui, sull’altopiano antartico, il freddo si fa davvero sentire. 

(Immagine tratta dal profilo Fb di Marco Buttu)