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Marco Conti l’allievo e Andrea G. Pinketts il maestro. Due autori a confronto.
L’allievo, giovane scrittore di Quartu Sant'Elena con alle spalle un breve percorso letterario iniziato qualche anno fa un po’ per gioco o per il gusto di potersi sfogare, spinto dalla necessità di scrivere e di evadere in una realtà fatta di storie, di introspezione ed emozioni. Marco Conti ha mostrato a partire dal suo esordio di saper giocare con le parole, di potersi adattare a diversi linguaggi stilistici modificandoli nel tempo e seguendo parallelamente il passo della sua maturità e crescita personale. Un lettore prima di tutto, ma anche uno scrittore che impersona i grandi artisti belli e maledetti del presente e del passato.
Una personalità irriverente, misteriosa ed ermetica che non accarezza i lettori, ma utilizzando un linguaggio tagliente e dissacrante tende a prenderli a schiaffi con le parole. Amante dei romanzi, predilige la letteratura americana (Fitzgerald, Fante, Carver, Bukowski) e giapponese (Murakami, Kawabata). In Italia si rifà a guru letterari come Baricco, Benni, De Luca, Ammaniti, Carofiglio e Pinketts per l’appunto.
In questo mondo di letture precise e articolate adora perdersi tra pensieri e idee, provando a trovare quelle giuste e che meglio si adattano al suo stile di scrittura, e spintonato dall’impeto dell’artista trae spunto attraverso istantanee di vita quotidiana che vengono riportate estemporaneamente un po’ ovunque, anche su foglietti di carta.
Il maestro, milanese di nascita, è più che uno scrittore. E’ stato pugile, fotomodello, maestro di arti marziali, attore, detective, copywriter, autore di testi per canzoni, giornalista, opinionista televisivo e inviato per la trasmissione “Mistero” di Italia 1. Corrono voci in quella Milano notturna di una figura eccentrica e carica di charme che si aggira per locali come Le Trottoir e il Caffè PortNoy circondandosi di belle donne, e in un clima informale da bar porta avanti il suo progetto di trattare ogni forma di mistero, da quello letterario a quello cinematografico, dal mistero pittorico e sociale, fissando infine appuntamenti ogni giovedì al Baluba Cafè Restaurant.
Apprezzato come scrittore per il suo linguaggio sarcastico e amaro, influenzato dalla corrente postmoderna e dal gusto per la trasversalità letteraria, Pinketts sostiene di non appartenere a nessun genere, di essere lui stesso un genere, identificandosi nel personaggio bello e dannato de “Il Grande Gatsby” di Fitzgerald, lo stesso, casualmente, apprezzato da Marco Conti. Estrapolando una sua recente intervista alla domanda su che cosa possa significare la G posta tra Andrea e Pinketts risponde «G. sta per genio».
Due autori “Sul Confine”, che si incontreranno vis-a-vis il 7 Maggio al Baluba Cafè di via Foldi 1, per l’appuntamento del Giovedì Mistero curato dallo stesso Pinketts e dal suo collaboratore e scrittore di noir Andrea Carlo Cappi. Una serata nella quale si confronteranno diverse prospettive di scrittura partendo dalle loro fortunate esperienze, ma anche un’occasione unica per Marco Conti e per la Sardegna che porta cultura all’esterno dei nostri confini isolani attraverso giovani capaci e intraprendenti.