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“Un’estate così non può più ripetersi”, ha detto il sindaco di Alghero Maro Bruno nel corso della conferenza di servizi che si è tenuta ieri mattina e alla quale hanno preso parte tutti i vertici degli enti coinvolti, anche in passato e a vario titolo, nei processi di progettazione, autorizzazione, gestione e verifica dell’impianto di depurazione cittadino.
“Niente più sarà come prima - ha continuato il primo cittadino -. A iniziare dal controllo di gestione degli impianti, al coordinamento delle informazioni tra enti, per finire con una totale revisione degli scarichi oggi autorizzati al San Marco”.
“Ormai è chiaro – ha ripetuto Mario Bruno – occorre evitare di continuare a scaricare sul Calich, perché così facendo ammazziamo l’economia turistica della più importante città della Sardegna”.
Il primo cittadino ha chiesto il massimo dell’impegno e celerità a tutti i livelli, per far fronte alle non nuove emergenze verificatesi sul piano ambientale ad Alghero, e annunciando per i prossimi giorni l’interessamento diretto del Presidente, Francesco Pigliaru. Alla presenza dei responsabili del Distretto Idrografico della Regione Sardegna, Arpas, Consorzio di Bonifica della Nurra, Abbanoa, Provincia di Sassari e assessorati ai Lavori Pubblici e Ambiente, s’insedia così il tavolo permanente col principale obiettivo d’individuare nell’immediato le alternative percorribili all’attuale scarico sul rio Filibertu, contribuire a migliorare la qualità delle acque della laguna del Calich e avviare un processo che possa mitigare, nel medio periodo, il fenomeno della marea gialla sul litorale.
La conferenza sarà aggiornata la prossima settimana per individuare il nucleo di coordinamento, valutare le prime scelte ipotizzate e concordare il fitto crono-programma di opere da attuare e condividere con l’assessorato regionale all’Ambiente e ai Lavori Pubblici. Parallelamente proseguono senza sosta tutti gli interventi già programmati sulla rete idrico-fognaria cittadina: attivazione e svuotamento dei quattro vasconi, verifiche a tutto campo sull’effettivo buon funzionamento dei sistemi di collettamento di acque bianche, controlli a tappeto per intercettare eventuali scarichi abusivi non censiti e ispezioni sul canalone.