Aveva paura Marta Deligia, 27enne di Villacidro, dell’ex fidanzato che continuava a tartassarla di messaggi, chiamate e pedinamenti nonostante i due si fossero lasciati circa tre mesi fa dopo una storia durata 8mesi.

Troppo geloso e possessivo lui, Giuseppe Pintus, autotrasportatore di 36 anni, a tal punto da uccidere la ragazza che amava.

Lei tempo fa ha segnalato ai carabinieri le pressioni insopportabili del giovane a significare che da parte della ragazza c’era una paura reale per la propria incolumità.

L’agguato. Pintus avrebbe atteso che Marta uscisse da casa per andare a lavoro. Sapeva benissimo che la giovane verso le 5.30 della mattina avrebbe aperto il bar poco distante dall’abitazione in via Di Vittorio. Il camionista avrebbe afferrato la ex compagna,  messo un braccio intorno al collo e stretto fortissimo sino ad ucciderla. Poi avrebbe caricato il corpo in macchina, una Fiat Brava nera, e si sarebbe diretto verso le campagne di Villacidro dove è stato ritrovato in seguito il cadavere e dove Pintus ha chiamato i carabinieri dicendo “Ho fatto una cazzata, ho ucciso Marta. Vado ad ammazzarmi anche io”.

Un carabiniere avrebbe convinto il camionista a costituirsi e ad abbandonare l’idea del suicidio.

Ritrovato dai carabinieri verso le 09:00, sotto interrogatorio avrebbe detto: “Non volevo che morisse”.

Pintus si trova al carcere di Buoncammino, accusato di omicidio volontario. 

 

 

 

 

Foto tratte dal profilo Facebook di Marta Deligia