Settantadue ore per scrivere, dirigere e montare un film. Un lavoro non semplice  con precisi paletti che rendono ancora più difficile e stimolante la sfida.

Una commedia ambientata in alcuni luoghi simbolo di Martis; la chiesa di San Pantaleo, la cascata di Triulintas, la foresta pietrificata, la stazione. È partito ieri,  con un location scouting,  organizzato in collaborazione con la Sardegna Film Commission, il contest che caratterizza  CineMartist, il festival andrà avanti sino a domenica.

I corti saranno realizzati da  gruppi di studenti di cinema arrivati nel paese dell’Anglona dall’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari, del “Celcam” dell’Università di Sassari, dal Laboratorio produzioni audiovisive “Offi_Cine del Dumas dell’Università di Sassari e del Csc Carbonia della Società Umanitaria         

A completare il festival le proiezioni serali in piazza San Giovanni, dalle 21.15: “Viaggio a Stoccolma” di Gabriella Rosaleva prodotto dall’Università di Sassari, in programma oggi 9 agosto.      

Nella stessa serata verranno proiettati i corti dei giovani filmmaker dell’Accademia Cristiano Mattei, “La favola del dente avvelenato” (Roberta Masala), “Se” (Manuel Soro),  “Assassinosesso”, ma anche “L’ultimo miracolo” di Enrico Pau e “L’unica lezione” di Peter Marcias.

Domani 10 agosto andrà in scenas “Futuro prossimo” di Salvatore Mereu, un estratto del documentario “A scuola di cinema” del direttore del Celcam Antioco Floris, due lavori prodotti dalla società Mommotty, “Ausonia” di  Giulia Camba ed Elisa Meloni e “Le tessere perdute” di Simone Paderi, e altrettanti dalla Società Umanitaria di Carbonia, “Spot” e “Tre uomini e una troupe” diretto da Luca Pinna.