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“Il Porto Canale non è chiuso. Chi sostiene il contrario mistifica pericolosamente la realtà e danneggia la reputazione commerciale dello scalo di Cagliari a livello internazionale”.
Queste le precisazioni del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, Massimo Deiana, alla luce degli interventi a mezzo stampa di alcuni esponenti politici.
“Avrei preferito non essere costretto a ribadire, ancora una volta, il concetto della piena operatività del porto – ha sottolineato -. Contrariamente a quanto alcuni affermano, Cagliari è aperto ai traffici e perfettamente operativo in tutti i suoi settori: RO/RO, rinfuse, passeggeri, crociere, semirimorchi e auto. Per quanto riguarda i container, nonostante il recente annuncio di un importante terminalista di chiudere la sua attività e licenziare il proprio personale, confermo ancora una volta che lo scalo è e rimane comunque in grado di ricevere e spedire container attraverso altri operatori che si stanno facendo carico del traffico. Ciò nonostante, qualcuno preferisce strumentalizzare lo stato di crisi e l’annuncio del licenziamento di parte degli operatori portuali per un personale tornaconto di immagine. Trovo disdicevole e pericolosa una speculazione di tale portata, che assume i connotati di un vero e proprio sciacallaggio su una vicenda estremamente delicata, al solo fine di una triste e decadente ricerca di visibilità sui canali di informazione”.
“Quello che Cagliari e l’intera Sardegna stanno attraversando è un momento di transizione molto delicato – ha aggiunto Deiana -. Allarmare i mercati con notizie infondate, che vengono riverberate a livello globale su internet, rischia di allontanare i nostri interlocutori e scoraggiare quei potenziali investitori che potrebbero garantire nuova linfa vitale allo scalo con l’attivazione di traffici e commesse. È in gioco la credibilità del porto e dell’intera comunità portuale che, credo sia sotto gli occhi di tutti, non ha mai avanzato ipotesi di interruzione del lavoro, ma, anzi, sta combattendo con grande senso di responsabilità per conservare i traffici. Lanciare irresponsabili parole al vento, oggi, danneggia tutti loro”.
“Il mio auspicio è che si smetta di lanciare proclami inutili e dannosi – ha concluso Deiana – e che la stampa, custode della democrazia e garante della libera e della corretta informazione, possa saggiamente valutare e vigilare sulla fondatezza di determinate affermazioni, evitando, così, che alcuni irresponsabili possano contribuire a danneggiare le già precarie sorti del traffico contenitori del porto Canale; allo stesso tempo, che la stessa possa sostenere, insieme a tutti i soggetti istituzionali coinvolti in questa delicatissima partita, tutti quei lavoratori del porto che oggi vedono nuvole dense sul loro futuro. A tutela dell’immagine commerciale della portualità cagliaritana, mi riservo, infine, di valutare tutte le azioni legali da intraprendere nelle sedi competenti”.