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Il sindaco di Cagliari Massimo Zedda ha sciolto la riserva questa mattina, nei locali di Palazzo Boyl, in piazza Martiri, a Milis: si candiderà alla corsa come Governatore della Sardegna per le prossime elezioni regionali che si terranno a febbraio del 2019.
“Ascolterò tutte le persone, andando in mezzo alla gente per portare in Regione le istanze di tutti i 377 comuni della Sardegna – ha detto in assemblea, Massimo Zedda - immagino un'Isola che si sviluppi partendo dal basso, anche con cessione di personale, immobili e risorse a favore delle amministrazioni locali. Immagino che i figli della Sardegna che sono andati a trovare fortuna all'estero possano essere riaccolti perché possano contribuire a far rinascere la nostra terra”.
“Siamo soddisfatti per questa scelta – ha dichiarato il consigliere comunale del Pd, Fabrizio Marcello – rammarica però come lo stesso primo cittadino ha precisato che nella due giorni del tour sardo il Ministro degli Interni Salvini non abbia sentito la necessità di incontrare gli amministratori locali vittime degli attentati. È la prima volta che capita. Da parte nostra – ha aggiunto Fabrizio Marcello - ogni azione ogni settore dai lavori pubblici, ambiente, al turismo deve essere orientata allo sviluppo della Sardegna per dare lavoro, il grande sforzo messo in atto nel quartiere di S.Elia servirà ad esempio a creare nuove occasioni di lavoro e ridurre le distanze dalla città che hanno caratterizzato il passato”.
I sindaci
Tra i primi cittadini presenti, quello di Fordongianus che ha dichiarato: “Sentiamo solo politici che litigano, noi sindaci e tu Massimo hai stile diverso, ti sei messo a lavorare trasformando Cagliari. Vogliamo che farai della Sardegna quello che hai fatto e stai facendo a Cagliari”.
Il sindaco Uta ha dichiarato: “Sei la persona giusta al posto giusto, stai facendo crescere i 17 comuni della città Metropolitana di Cagliari. Ci sei stato durante il dramma dell'ultima alluvione, hai finanziato oltre 30 milioni per le infrastrutture stradali”.
E ancora il primo cittadino di Iglesias: “Questa mattina siamo qui per rappresentare le nostre comunità. Io sono convinto perché la Regione si deve fidare dei singoli Comuni. Solo tu che sei sindaco puoi capire questo”.
Il primo cittadino di Ploaghe: “Sostengo Zedda perché anche lui ritiene che non esista un solo modello di sviluppo per la Sardegna. Infatti occorre ragionare territorio per territorio”.
Il sindaco di Villamar: “Massimo Zedda lo conosco da quando aveva i pantaloni corti, la richiesta è per chiederti a chi conosce veri problemi come hai dimostrato tu, di applicare a Cagliari in tutta la Sardegna questo modello”.
Da Tergu, il primo cittadino: “Massimo confidiamo in te, sei l'unico che può partire dal territorio, dal patrimonio e dalle bellezze dei nostri comuni. Non siamo I sindaci che stanno in mezzo alla gente, sei uno di noi”.
Il presidente del consiglio comunale di Ozieri: “Ti sosteniamo con convinzione, siamo noi tutti gli amministratori che siamo in trincea, che accogliamo i bisogni della gente, ti chiediamo di rimane così, noi siamo con te”.
Il sindaco Baunei, Salvatore Corrias: “Il fatto nuovo è che abbiamo un sindaco a rappresentare la Sardegna. Sei uomo coerente, capace, onesto, guidaci”.
Il sindaco di Bortigiadas e presidente Anci Sardegna Emiliano Deiana: “Ero a colloquio con Autodeterminazione e Pds per dire che insieme possiamo governare partendo da noi sindaci, partendo dal basso. Rimettendo i temi centrali investendo con l'intelligenza, e con la terra. Si creano nuovi lavori se valorizziamo le nostre bellezze. Dobbiamo rivendicare una maggiore autonomia rispetto ai potenti di turno. Noi dobbiamo svoltare stando attenti agli ultimi, mettendoli per primi. Ho appreso della riunione solo ieri, Massimo ti invito ribaltare la legge 1 del 1977. Il rapporto paesi, città deve migliorare, con alleanze con le periferie e con le zone interne. Bisogna avere visione e poco interesse personale.”