“Il governo latitante, la regione dorme e i deputati della maggioranza preparano il regalo alle banche per far pagare alle famiglie e alle imprese i danni dell’alluvione.

Un emendamento vergognoso presentato dal vice capogruppo del Pd De Micheli, e da altri 20 deputati, prevede finanziamenti agevolati per ripagare i danni dell’alluvione. Tradotto: i sardi colpiti dall’alluvione, i comuni, le imprese possono andare in banca a chiedere un mutuo agevolato, ovvero indebitarsi per pagare i danni subiti.

Il fatto che la maggioranza non si ponga nemmeno il minimo problema davanti al disastro che ha colpito famiglie e imprese è di una gravità inaudita. Pensare di scaricare tutti i danni dell’alluvione sulle famiglie, sulle imprese e sugli enti locali con un mutuo da contrarre a tassi agevolati è offensivo. Il governo e la maggioranza devono stanziare soldi veri, non fare nuovi regali alle banche e mettere ancor più sul lastrico le persone colpite dall’immane tragedia del 18 novembre scorso”.

Lo ha detto il deputato sardo Mauro Pili (Unidos) attaccando duramente quello che ha definito un vero e proprio oltraggio alla Sardegna.

“Pensare di lavarsi la coscienza facendo indebitare imprese e famiglie – ha detto Pili – è semplicemente offensivo. Prevedere con un emendamento che “per soddisfare le esigenze delle popolazioni colpite dagli eventi alluvionali possono essere concessi contributi con le modalità’ del finanziamento agevolato” è una follia. La gravità si fa beffa quando si aggiunge che l’obiettivo dell’indebitamento è quello di “coprire integralmente le spese occorrenti per rispondere alle necessità connesse alla dichiarazione dello stato di emergenza nonché per la riparazione, il ripristino o la ricostruzione degli immobili di edilizia abitativa, ad uso produttivo e per servizi pubblici e privati e delle infrastrutture, dotazioni territoriali e attrezzature pubbliche, distrutti o danneggiati, in relazione al danno effettivamente subito.

A tutto questo si aggiunge che l’emendamento del Pd prevede lo stanziamento di 100 milioni di euro per pagare gli interessi alle banche a fronte di un potenziale indebitamento di un miliardo. In sostanza: i danni possono arrivare anche a un miliardo, le banche prestano i soldi ai cittadini e alle imprese, che li devono restituire, lo Stato stanzia i soldi per pagare gli interessi alle banche.

Siamo dinanzi al più spregiudicato tentativo dello Stato di fuggire dalle proprie responsabilità. Anzi, è lo stesso Pd con altri emendamenti-vergogna a sostenere che i soldi già stanziati, 27 milioni di euro per Capoterra, non sono obbligatoriamente destinati all’alluvione del 18 novembre, ma con una parola, sostengono che “possono” essere utilizzati. Come dire, noi non ne stanziamo di nuovi, se volete potete spenderli come volete, o per Capoterra o per l’alluvione del 18 novembre. Il classico gioco delle tre carte. Siamo dinanzi ad una truffa per il popolo sardo, con la complicità del silenzio di chi passa il tempo a passeggiare per paesi senza affrontare concretamente i problemi del post alluvione”.

Questi emendamenti – ha continuato Pili - devono essere ritirati e occorre convergere senza ulteriori perdite di tempo sulla contromanovra che ho presentato nei giorni scorsi che stanzia un miliardo di euro sui vari fronti di intervento. Interventi che hanno una precisa copertura finanziaria che prevede l’incremento del 2% delle tasse sulle rendite finanziarie. Se questi signori della maggioranza la smettessero di continuare a prendere in giro la Sardegna ed evitassero ogni occasione per fare nuovi regali alle banche farebbero co