Maxi blitz della forestale alla Saras per cercare documenti e riscontri su un presunto caso di inquinamento.

A inviare i ranger del Nucleo investigativo è stato il pubblico ministero Enrico Lussu, titolare dal 2017 di un fascicolo aperto a seguito di alcuni video arrivati in Procura a Cagliari che ipotizzavano sversamenti di sostanze inquinati nel mare di Sarroch.

Stando alle poche indiscrezioni filtrate, i forestali - coordinati dal commissario Fabrizio Madeddu - avrebbero anche notificato ai vertici sardi dello stabilimento l'avvenuta iscrizione nel registro degli indagati.

L'ipotesi - scrive il quotidiano L'Unione Sarda - è quella di disastro ambientale. Il pm ha firmato il decreto di perquisizione e sequestro per cercare elementi utili al proseguo dell'indagine. Non è ancora chiaro cosa sia stato portato via dagli investigatori, ma nello stabilimento sono arrivati anche i consulenti della Procura, esperti nominati per capire se vi sia stato realmente l'inquinamento.

La Saras aveva subito chiarito che un video in particolare mostrava "acqua di mare mista ad alghe (di qui, il colore scuro) che era stato necessario spostare da una parte all'altra dello specchio acqueo antistante il porticciolo delle imbarcazioni di servizio, per evitarne l'accumulo che avrebbe bloccato i mezzi anti-inquinamento". Le alghe, si disse, sarebbero state spinte dal vento.