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Una maxi frode fiscale, con Iva non pagata per 1,5 milioni di euro e con l'emissione di fatture fasulle per 7,5 milioni, è stata scoperta dai finanzieri del Comando Provinciale di Cagliari. Cinque persone sono state denunciate per associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale.
In un anno e mezzo i militari, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno ricostruito un enorme giro d’affari, passando al setaccio numerosi conti correnti e ispezionando numerosa documentazione contabile.
La società nel mirino dei finanzieri, costituita da 2 napoletani e 3 persone di nazionalità tunisina, operava in tutta la Sardegna effettuando cessioni all’ingrosso di capi di abbigliamento a imprese regolari, fatturando però con timbri e dati fiscali di altre società, ignari del furto di identità fiscale.
L’illecito modus operandi, posto in essere tra il 2010 ed il 2014, consentiva all’organizzazione di ottenere lauti guadagni in completa evasione delle imposte, poiché’ la vendita di centinaia di capi di abbigliamento a prezzi stracciati permetteva alla società, ma anche all’intera filiera economica, di essere particolarmente competitivi sul mercato, a discapito della libera concorrenza e degli operatori “corretti”.
Gli accertamenti ispettivi si sono conclusi con la denuncia delle cinque persone per associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale, il sequestro dei timbri e dei documenti fiscali falsi, nonché’ la constatazione e la segnalazione all’agenzia delle entrate di 8 milioni di ricavi sottratti a tassazione, oltre 1,5 milioni di iva evasa e 7,5 milioni di fatture afferenti ad operazioni inesistenti.