Nelle scuole del centro Sardegna continua la protesta degli studenti e dei loro genitori. «Ancora una volta si va contro la volontà e contro il diritto allo studio dei giovani - dice Marco Macis, genitore di uno studente di Meana Sardo iscritto, come diversi studenti del Mandrolisai, al Liceo Pitagora di Isili -. Mio figlio dovrebbe frequentare la prima liceo scientifico e invece, ad anno scolastico già iniziato, la sua situazione, come quella di altri 34 ragazzi, è ancora incerta e per nulla definita».


Il regolamento prevede che una classe abbia un massimo di 26 studenti. Le iscrizioni registrate per il primo anno dello Scientifico ammontano a 34 e per questo motivo otto ragazzi potrebbero essere trasferiti d'indirizzo.

«Secondo quale criterio - continua Marco Macis - il preside della scuola dovrebbe scegliere gli studenti che devono, contro la loro volontà, abbandonare la classe? Non è pensabile una situazione di questo tipo. Il problema potrebbe essere risolto se si dividessero i 34 iscritti in due classi, ma al momento un'ipotesi di questo tipo non sembra essere nemmeno presa in considerazione. I giovani non possono essere valutati esclusivamente in termini numerici. In alcune scuole si chiudono le classi perché non viene raggiunto il numero di iscritti, in questo caso il problema nasce per il motivo opposto».
Roberto Tangianu