Maria Fois Maglione, la donna che ha creato e cura con amore i tulipani del Giardino di Lu a Pimentel, è stata scelta come vincitrice del 13° Premio Solidarietà Donna. La premiazione avverrà il prossimo 8 marzo durante una cerimonia che si terrà a Cagliari presso la sala conferenze della Fondazione di Sardegna, a partire dalle 17.

Questo evento fa parte delle celebrazioni per la Giornata internazionale della Donna e include un incontro con le detenute del carcere di Cagliari Uta previsto per la mattina del 7 marzo. Il Premio Solidarietà Donna, organizzato annualmente dall'associazione culturale Socialismo Diritti Riforme e dalla sezione cagliaritana della Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari (Fidapa), mira a riconoscere il contributo di una donna che si sia distinta per generosità e impegno sociale. Oltre a Maria Fois Maglione e a Ida Gasperini, presidente di Fidapa Cagliari, parteciperanno alla cerimonia dell'8 marzo anche Luciana Onnis, presidente della Fondazione Faustino Onnis, e le attrici Rita Atzeri e Gisella Vacca de Il Crogiuolo, che leggeranno estratti dalla raccolta di racconti 'Oltre', scritti dalle detenute di Cagliari-Uta. L'evento sarà coordinato da Maria Grazia Caligaris, presidente di Socialismo Diritti Riforme.

"Maria Fois è una donna laboriosa, dal carattere schivo e riservato che è riuscita a trasformare il dolore per una grave perdita in un'occasione di nuova vita e speranza. I suoi tulipani - sottolineano Caligaris e Gasperini - sono il simbolo di un mondo a colori capace di dare opportunità a chi investe per il futuro nella ricerca scientifica. Una persona che con umiltà e fatica quotidiana sostiene con tutti i mezzi la speranza per sconfiggere un killer silenzioso, il tumore ovarico. Un raro esempio di solidarietà umana che con il sorriso offre una borsa di studio annuale di ricerca per un aiuto concreto".

Chi è Maria Fois Maglione

Maria, insegnante di storia dell’arte e disegno in pensione che abbiamo avuto il piacere di conoscere e intervistare lo scorso anno, è una mamma dolcissima e speciale che nel 2016 è stata purtroppo colpita da un terribile lutto, la morte di sua figlia Luena, strappata alla vita a soli 37 anni a causa di un tumore ovarico, e da allora la vuole ricordare attraverso la bellezza dei tulipani, fiore preferito di Lu, com’era affettuosamente chiamata da famigliari e amici.

Attraverso questo giardino dedicato a sua figlia, Maria vuole ricordare a tutti quanto è bella la vita e che va vissuta con gioia. Ecco perché, per dare speranza alle donne affette da questo tumore che ne colpisce circa 5.600 all’anno, Maria ha fondato un’associazione benefica, Il giardino di Lu, attraverso cui i suoi magnifici tulipani possono essere raccolti dai visitatori e portati a casa con il bulbo, in cambio di una piccola donazione per sostenere e finanziare la ricerca contro il tumore ovarico.

Il bellissimo Giardino di Lu

Sono attualmente oltre 250mila i magnifici tulipani del giardino di Lu, un’immensa distesa di colori, serenità e magia che sorge a Pimentel, piccolo borgo del Sud Sardegna.

"Un tappeto rosa dedicato alla vita e alla rinascita – aveva detto Maria ai microfoni di Sardegna Live, con la voce colma di emozione – Ma anche alla gioia, perché non bisogna dimenticare che i momenti di gioia devono esserci sempre. In ogni istante della nostra vita, quando magari siamo tristi o arrabbiati per motivi di poco conto, proviamo pensare a chi non ce l’ha fatta – prosegue Maria – e che noi siamo invece ancora qui. Dobbiamo apprezzare tutto ciò che è bello nella vita e trovare gioia nelle piccole cose, in un sorriso, in un gesto d’amore o semplicemente in un fiore. Le cose belle che regalano gioia si trovano dappertutto e chi vuole le troverà”.

Un inno alla vita e alla gioia che Maria desidera trasmettere a tutti i visitatori del giardino di Lu, una donna coraggiosa che, con una forza d'animo immensa, ha raccolto le ceneri del suo enorme dolore per regalare speranza al prossimo, a chi soffre, a chi è scoraggiato e soprattutto alle donne affette da quel terribile tumore che le ha portato via la sua amatissima figlia.

Il tumore ovarico è il mio unico nemico – aveva detto con decisione, mentre il suo sguardo si faceva più cupo –. Purtroppo gli impegni per sconfiggerlo sono ancora troppo pochi, si combatte molto più duramente il tumore al seno e se ne parla anche di più, ma ci si dimentica che la speranza di sopravvivenza con il tumore ovarico è molto più bassa. Il giardino di Lu si prodiga per fare in modo che le donne non debbano più morire a causa di questo brutto male. Traguardi immensi in pochi anni e passi da gigante che Maria spera possano andare di pari passo con nuove cure e di conseguenza con l’aumento della sopravvivenza per chi è affetta da questa patologia.

E pensare che quando lei ha iniziato a piantare tulipani, nell’ottobre 2016, ad appena 8 mesi dalla scomparsa di Luena, la speranza che questi fiori potessero fiorire in Sardegna in modo così rigoglioso costituiva una mera utopia, ma Maria non si dette per vinta e, per aiutarla, tutti i parenti e amici si prodigarono in tutti i modi mentre quella distesa colorata cresceva a vista d’occhio, in modo sempre più rappresentativo di un amore senza orizzonti, quello di un genitore per il proprio figlio.

"Inizialmente erano 15mila e già tutti attorno a me si stupivano, poi sono diventati 100mila, 200mila e ora oltre 250mila, compresa la zona di tulipani rosa – aveva spiegato Maria con orgoglio –. I visitatori sono sempre tanti, incuriositi e piacevolmente meravigliati dal mio giardino, ma soprattutto mi comunicano spesso che questo luogo è quasi magico, perché trasmette speranza e positività ed è ciò che mi rende felice”.

"Gli stessi volontari mi hanno confidato che vengono a lavorarci per aiutare gli altri ma finiscono per aiutare se stessi, chiacchierando tra loro, a contatto con questa distesa di fiori, vedono i propri problemi rimpicciolirsi e tornano a casa più leggeri - aveva aggiunto Maria -. Io ne sono davvero orgogliosa e posso dire di aver raggiunto uno dei miei intenti, perché Luena avrebbe voluto questo, ma sarò pienamente soddisfatta quando ci sarà una cura per quel brutto male che me l’ha portata via. So che certi obiettivi richiedono tempo e che i risultati non si ottengono dall’oggi al domani, ma io dedicherò tutti gli anni che mi restano da vivere a questa battaglia".

Parole forti, piene d’amore ma anche di coraggio, pronunciate da una mamma che vuole augurare a tutte le donne "di non incontrare mai alcun tipo di tumore e di vivere la vita come un inno alla gioia, ricca di felicità e colori, proprio come una distesa dei tulipani", aveva concluso Maria Fois Maglione.