In questi giorni sono comparsi sulla stampa e sui social network articoli che segnalano casi di meningite in Sardegna e riportano la possibilità di che si tratti di una vera e propria epidemia. 

“La notizia ha portato ad una affannosa corsa in massa alla ricerca dei vaccini – dice il dottor Carlo Dessi, responsabile Scientifico Thalassa Azione Onlus - in realtà i casi di infezione grave sono sporadici e rientrano nella media regionale come dice un comunicato rassicurante dell’assessore Luigi Arru.  Non ci sono dubbi sul fatto che la vaccinazione sia la più efficace modalità di prevenzione, ovviamente se il vaccino è rivolto verso il ceppo batterico giusto”.   

Il contagio avviene per stretto contatto con le secrezioni delle persone affette e non tutte le persone contagiate contraggono la malattia per cui il semplice accorgimento di evitare di stazionare a lungo in ambienti sovra-affollati, come locali o paradossalmente come è capitato per centinaia di giovani nei centri di igiene delle ASSL,  può ridurre drasticamente i rischi. I sintomi principali della malattia sono la febbre elevata, la cefalea ed il vomito.  La diagnosi precoce e una terapia antibiotica adeguata consentono una rapida guarigione senza esiti.

Il piano nazionale di prevenzione vaccinale dell’ISS per il periodo 2017-2019, inserisce le persone con malattie del sangue come la talassemia tra le categorie per cui è indicata la vaccinazione anti-meningococcica (non viene precisato con quali ceppi batterici).   

“Il mio consiglio – aggiunge il dottor Dessi - è quello di ricorrere al vaccinazione senza fretta eccessiva magari accompagnandola con la vaccinazione anti-pneumococcica e seguire i semplici consigli di natura generale sopra esposti.  Caso a parte sono le persone prive di milza e quelle con difetti dell’immunità che sono ad alto rischio di contrarre infezioni gravi per le quali è opportuno vaccinarsi prima possibile.  Le persone con talassemia possono rivolgersi ai centri che li hanno in cura per avere informazioni più precise e approfondire la questione”.