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Gli effetti della riforma dei finanziamenti penalizzano le università sarde.
Con l’avvio a regime del criterio dei costi standard per assegnare i fondi statali agli Atenei, Cagliari (penultima in Italia) perderebbe 24,4 milioni di euro, cioè il -24,2%, e Sassari (ultima) -14,9 mln, il -25,1%. Sono i dati emersi dall’inchiesta pubblicata dal quotidiano Il Sole 24 Ore.
L’Università dei Cagliari ha 13.387 studenti in corso mentre il restante è fuori corso e questi hanno un peso nella divisione dei fondi. Il costo standard è pari a 6.845 euro: il fondo assegnato, in base alla spesa storica, è pari a 101 milioni di euro, ma con i costi standard a regime scenderebbe a 76,6 milioni di euro. L’Ateneo di Sassari ha 7.590 studenti in corso. Il suo costo standard è pari a 7.055 euro: il fondo assegnato, in base alla spesa storica, è pari a 59,6 milioni di euro, ma con i costi standard a regime scenderebbe a 44,7 milioni di euro. Il costo standard, inoltre, è misurato sulla base del ‘costo tipico’ degli ordinari per ogni ateneo: a Cagliari il costo annuale del docente ordinario è di 120.246 euro; a Sassari 116.128 euro. In questa graduatoria il costo più alto (125.567 euro) è per l’Orientale di Napoli, mentre quello più basso (102.561) nella Napoli Parthenope.