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Il 21 dicembre scorso, a causa di una forte burrasca, la nave mercantile Cdry Blue era finita sugli scogli della costa sud occidentale della Sardegna: ora, tra il 22 e il 23 giugno 2020, (dopo dunque 6 mesi dall’episodio), l’imbarcazione sarà smontata pezzo per pezzo.
La Resolve Marine, una ditta statunitense specializzata nei recuperi navali – come riporta l’Ansa Sardegna - ha vinto l'appalto per la rimozione che inizierà tra il 22 e il 23 giugno. I pezzi della nave saranno poi portarti al cantiere San Giorgio a Genova lo stesso dove è stata demolita la Costa Concordia.
Il progetto per la rimozione della nave è stato seguito con attenzione dai Ministeri dell'ambiente e dei Trasporti, dall'Ispra e dall'assessorato regionale dell'Ambiente che hanno studiato un piano dettagliato affinché durante i lavori venisse garantita la salvaguardia dell'ambiente e di due fattori in particolare: la posidonia marina e la tutela del falco della regina che nidifica nella zona in cui si è incagliato il mercantile.
"Sono soddisfatto del lavoro svolto e dell'attenzione che è stata posta a livello istituzionale sulla vicenda seguita con attenzione passo dopo passo - ha detto all'Ansa il sindaco di Sant'Antioco, Ignazio Locci - si prestata la massima attenzione all'ambiente. Una volta che la nave sarà rimossa verificheremo se ci sono stati danni particolari".
I lavori dureranno circa due mesi. Per salvaguardare l'ambiente durante i lavori, l'azienda che ha vinto l'appalto utilizzerà per il taglio dei vari pezzi una fiamma di acetilene. A bordo sono già saliti gli uomini della ditta sarda Seamar – si apprende sempre da un’agenzia battuta da Ansa Sardegna - che si stanno occupando di recuperare tutto il materiale, accantonandolo, prima del trasferimento. Accanto al mercantile sarà posizionato un pontone con una gru lunga 70 metri e larga 20 e accanto a questo una seconda nave. La gru preleverà i vari rottami e li sposterà sull'altra nave-deposito, poi saranno trasportati al cantiere San Giorgio.