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Si è conclusa lo scorso venerdì l’operazione denominata “Levante”, svolta in tutto il nord Sardegna, sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Olbia, volta a verificare il rispetto della normativa in materia di tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti ittici, per la tutela del consumatore finale.
Nell’ambito dell’attività di controllo, protrattasi per sei giorni, sono stati impegnati oltre 150 militari e 5 motovedette, che hanno controllato pescherecci, centri di ingrosso di prodotto ittico, supermercati, pescherie, mense scolastiche, camion frigo e complessi alberghieri.
Al termine dell’operazione, anche grazie a un’accurata attività d’indagine finalizzata al contrasto di attività illecite, gli uomini della Guardia Costiera hanno scoperto e sequestrato complessivamente circa 8 quintali di prodotto ittico in pessimo stato di conservazione e sprovvisto della documentazione prevista dalle norme vigenti. Tutto il prodotto sequestrato è stato distrutto in quanto inidoneo al consumo umano.
Oltre un quintale di tonno rosso, sequestrato in quanto privo di tracciabilità, è stato invece certificato idoneo al consumo umano da parte delle ASL competenti, ed è stato pertanto donato in beneficenza ad associazioni di volontariato.
Contestualmente ai sequestri sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di circa 40.000 euro, e redatte tre notizie di reato per la detenzione e l’uso di attrezzi da pesca irregolari.
L'attività di controllo rientra nel servizio che il Corpo rende al cittadino per la tutela della salute pubblica e per la salvaguardia dell’ecosistema marino, vigilando costantemente sulla corretta applicazione della normativa in materia di pesca.