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Il rapporto sul mercato del lavoro per il 2015, elaborato dal servizio di Statistica regionale sui dati diffusi recentemente dall'Istat è un bagno di sangue per il Nuorese: tutti gli indicatori risultano negativi e in grave peggioramento.
La ripresa economica quindi non c'è. La denuncia arriva dal presidente di Confindustria della Sardegna Centrale Roberto Bornioli, che spiega: "Dal report emerge una situazione molto negativa e i numeri confermano una realtà con una tendenza recessiva che non si è ancora arrestata. Anzi la situazione è in continuo e grave peggioramento, con performance inferiori alla media regionale".
Secondo i dati Istat nel 2015 in provincia di Nuoro sono diminuite occupazione e forza lavoro. Il dato più allarmante è il crollo del 4,3% degli occupati che passano dai 53.800 del 2014 ai 51.500 del 2015 con una perdita di 2300 posti di lavoro nel giro di un solo anno.
"Nel 2015 - continua il dirigente degli industriali - il tasso di disoccupazione si è attestato al 14,7% (nel 2014 era al 11,8%) con il numero dei disoccupati in aumento dai 7.200 del 2014 ai 8.800 nell'anno scorso. Notiamo inoltre che il calo degli occupati ha interessato tutti i settori. In un solo anno, dal 2014 al 2015 gli occupati nel settore industria sono crollati del 10,2 %, nell'agricoltura il crollo è stato del 7,6 %, nel comparto commercio, alberghi e ristoranti del 10,5%. Nell'agricoltura dai 7.900 del 2012 ai 7.800 del 2015 mentre nel commercio e turismo si è passati dai 13.200 posti di lavoro del 2012 agli 11.400 del 2015".
"Occorre intervenire al più presto sostenendo le attività produttive e le imprese - conclude Bornioli - Chiediamo subito il Piano di rilancio del Nuorese, per sostenere le infrastrutture prima di tutto: ci sono i 7 milioni di euro stanziati per le aree industriali e c'è il Piano regionale delle infrastrutture di cui a noi spettano quasi 180 milioni. Rivendichiamo la fiscalità di vantaggio e una politica di vero decentramento degli uffici dell'amministrazione regionale sul territorio".