Anche ad Oristano, in contemporanea nazionale, nei giorni 20, 21, 22 e 23 scorsi, su disposizione della Direzione Centrale Anticrimine del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, la Polizia di Stato ha partecipato all’Operazione ad alto impatto denominata “Safety Car”.

Scopo dell’operazione finalizzare il controllo del territorio alla ricerca di automezzi e motocicli di provenienza illecita, ciò grazie anche alle nuove tecnologie espresse dal sistema “Mercurio” installato sulle autovetture del Reparto Prevenzione Crimine Sardegna di Abbasanta, dotato di un occhio elettronico in grado di scansionare le targhe delle auto che incrocia e, tramite il Sistema d’Indagine,  verificarle in tempo reale presso le banche dati, scoprendo con estrema rapidità e un margine di errore di meno del 10%, quelle registrate come oggetto di furto.

Le statistiche relative ai furti di auto e moto a Oristano sono confortanti, ma in ambito provinciale, pur restando abbondantemente sotto la media nazionale, destano qualche, seppur minima, preoccupazione.

Nel corso del 2015 in provincia di Oristano sono stati rubati 53 autoveicoli (tra autovetture, autocarri, mezzi agricoli etc.) e 11 motocicli (prevalentemente ciclomotori e scooter), di questi circa il 50% sono stati rinvenuti.

La Polizia di Stato, nel corso dell’Operazione “Safety Car”, oltre ai normali servizi di controllo del territorio, ha impiegato complessivamente 42 Operatori, 14 Pattuglie, impiegate nei territori di Oristano, Cabras, Marrubiu, Terralba e del Ghilarzese, dove è stata verificata la posizione di 833 persone e 472 veicoli, senza tuttavia evidenziare irregolarità.

“L’operazione – ha precisato il Questore di Oristano Francesco Di Ruberto -  nonostante non abbia consentito di recuperare auto-motoveicoli di provenienza furtiva è stata senz’altro un buon banco di prova per testare le nuove tecnologie di cui il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ci ha dotati e delle quali auspico una capillare distribuzione”.