PHOTO
"La Regione non indugi oltre e si attivi per istituire la tratta di metro leggera Sestu-Policlinico”. Il grido d'allarme è di Michele Cossa, consigliere regionale dei Riformatori, che stamane ha chiesto che il progetto venga inserito tra le priorità nella prossima programmazione di risorse destinate alla mobilità nazionali e del Fondo di Sviluppo e Coesione e dell’Accordo generale tra Regione Sardegna e ARST, in modo da poter contare su risorse certe e procedere in tempi rapidi alla progettazione e all’appalto dell’opera.
"Se il futuro del trasporto pubblico passa per la metro di superficie dell'area vasta di Cagliari – sostiene Cossa nella lettera, spedita al Presidente della Regione Francesco Pigliaru, all'Assessore ai trasporti Carlo Careddu e per conoscenza all'amministratore unico Arst Chicco Porcu– non si spiega come mai ad oggi l'ultimo intervento effettuato risalga al 2015, con il prolungamento del percorso di Monserrato da San Gottardo al Policlinico”.
“Un percorso – prosegue – molto apprezzato dall'utenza ma che per vedere la luce ha atteso 10 anni. E mentre nei mesi scorsi, oltre al collegamento Matteotti-Repubblica, sono state approvate altre due importanti tratte, per Quartu S.Elena e per il Poetto, per Sestu non si è fatto ancora nulla”.
“Il prolungamento verso Sestu della tratta di metropolitana leggera Repubblica-Policlinico, già presente nella programmazione regionale e molto attesa da una comunità di oltre 21mila abitanti, coprirebbe un ambito di utenza di diverse decine di migliaia di persone – dichiara il Consigliere dei Riformatori – dato che Sestu rappresenta una delle maggiori porte d’ingresso della Città metropolitana quanto a intensità di traffico e ospita la più importante area commerciale della Sardegna”.
Nel 2015 l'Arst ha istituito un servizio di navetta molto frequentato, ma il problema resta attuale, per l'eccessiva presenza di gommato su strada. “Ecco perchè – conclude Cossa – il prolungamento Sestu-Policlinico rappresenta un'opera condivisa, indispensabile per alleggerire drasticamente il traffico privato, ma anche il più agevole e rapido da realizzare. E anche quello meno costoso, perchè non prevede opere di particolare complessità”.