Nell'ambito del Festival della Letteratura di viaggio dedicato a Lawrence, si terrà domani 6 settembre alle 18.00, presso il Parco Aymerich, la presentazione di “Metropolitània e àteros contos tòpicos, distòpicos e utòpicos”, l’ultima fatica letteraria di Giuseppe Corongiu pubblicata per la Palabanda Edizioni.

L’opera contiene dodici racconti eretici, tutti rigorosamente in lingua sarda, in cui l’autore sperimenta nuove forme per la letteratura sarda e cerca di rompere con il passato della tradizione.

“Un mosaico narrativo di una terra di forte identità – ci ha dichiarato Corongiu – che inesorabilmente diventa un non luogo, un'espressione geografica attraversata con ferocia dalle contraddizioni della contemporaneità. Dagli scenari distòpici di una fantascienza solo simbolica, alle sofferenze attuali, con incursioni nel passato degli anni Ottanta-Novanta del secolo scorso o nel futuro breve per indagare le ragioni del disastro culturale e sociale di un popolo che sembra aver smarrito la via abbracciando la dissoluzione. Non c'è più traccia della Sardegna antropologica, rurale e mitica. O di quella degli ovili fulcro di identità sociologica”.

“La sardità – a suo modo di vedere – si è trasformata in vicenda globale o distopia agghiacciante. Agita i mostri e i sentimenti di un laboratorio letterario brulicante di passione, rimpianto, denuncia, voglia di rivincita, speranza mai sopita. La coscienza infelice del disastro sardo dove l'unica via di fuga è l'amore e la forza catartica della narrazione”.

Dialogherà con l’autore il giornalista Pier Sandro Pillonca mentre le letture saranno a cura di Eleonora Giua.