PHOTO
Prosegue, senza sosta, l’attività della Guardia di Finanza di Cagliari a contrasto della commercializzazione di prodotti non sicuri e contraffatti e all’abusivismo commerciale, settori strategici cui il Corpo dedica una particolare attenzione al fine di garantire, da una parte, le normali regole di concorrenza tra gli imprenditori e, dall’altra, la sicurezza del consumatore che acquista ed utilizza prodotti che non sono stati sottoposti agli stretti controlli di qualità normati dall’Unione Europea e che, pertanto, costituiscono un serio rischio per la salute dell’utilizzatore finale.
Le attività di controllo vengono svolte in un’ottica di trasversalità degli interventi, mirati quindi a verificare anche la rispondenza dei soggetti ispezionati alle norme che regolano i profili fiscali e giuslavoristici.
Nell’ambito di questi quotidiani controlli pianificati, i Baschi Verdi della 2^Compagnia di Cagliari hanno da poco concluso un’attività ispettiva nei confronti di un esercizio commerciale in Quartu S. Elena, dedito alla vendita al dettaglio di prodotti generici per la persona e per la casa.
Al momento dell’accesso i Finanzieri in borghese hanno immediatamente provveduto all’identificazione del personale dipendente intento a svolgere l’attività lavorativa: i due lavoratori individuati, cittadini stranieri non comunitari, sono apparsi fin da subito agitati e le risposte date ai militari sono state vaghe e poco precise.
In particolare uno dei due soggetti, un sessantaquattrenne, si è rifiutato di fornire le proprie generalità e di mostrare un documento di riconoscimento: sono pertanto scattati degli approfondimenti immediati, dai quali è emerso che lo stesso soggiornava in maniera clandestina nel Paese, essendo beneficiario di un visto turistico scaduto nel mese di maggio del 2018.
Per tali ragioni il soggetto è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica per il reato di rifiuto di fornire le proprie generalità e per permanenza clandestina nel territorio dello Stato.
L’aver impiegato come personale dipendente un soggetto clandestino è costato una denuncia anche alla titolare dell’attività, che dovrà rispondere del reato specifico di impiego di lavoratori privi del permesso di soggiorno; la posizione contributiva della seconda lavoratrice individuata, con regolare permesso di soggiorno, è in fase di approfondimento da parte delle Fiamme Gialle.
Durante l’ispezione nei locali aziendali i Baschi Verdi hanno individuato e sequestrato 412 prodotti elettronici con marchiatura CE non conforme, 35 tra borse e calzature con marchi contraffatti, 138 giocattoli privi della marchiatura CE e 1.305 prodotti privi delle indicazioni obbligatorie previste dal Codice del Consumo: per tali violazioni la commerciante è stata altresì denunciata per i reati di contraffazione, ricettazione e frode in commercio ed è stata destinataria di una sanzione amministrativa pari a 1.032 Euro prevista per le violazioni al Codice del consumo.
L’attività si inserisce, come precedentemente detto, nella quotidiana e costante azione di controllo economico del territorio in un’ottica di contrasto ai traffici illeciti a tutela della sicurezza dei cittadini e della corretta concorrenza nel mercato a tutela degli imprenditori onesti, che nell’ultimo periodo, nell’ambito di attività che hanno interessato l’intero territorio della provincia – dal capoluogo a Iglesias, Muravera, Smassi, San Sperate – hanno condotto al sequestro di ulteriori oltre 5.800 articoli posti in vendita in difformità agli standard di sicurezza stabiliti a livello comunitario ed all’irrogazione di 6 sanzioni amministrative nei confronti di altrettanti commercianti.
L’azione di presidiarietà nello specifico comparto del contrasto alla commercializzazione di prodotti contraffatti, “non sicuri” o venduti in assenza delle previste autorizzazioni, le Fiamme Gialle cagliaritane, durante l’anno in corso, hanno già sottoposto a sequestro 1.030.304 prodotti di vario genere, segnalando alla Procura della Repubblica 48 persone (di cui 4 in stato di arresto) per reati connessi alla contraffazione e alla frode in commercio e sanzionando amministrativamente 62 commercianti per violazione al Codice del Consumo e all’abusivismo commerciale.