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“Nonostante la disponibilità della Spagna la nave Aquarius vorrebbe a tutti i costi attraccare in Italia. Ciò significa che finalmente è stato squarciato il velo di ipocrisia che ha accompagnato le politiche della sinistra italiana: non c'è solidarietà, è solo business, nuovo schiavismo”.
Sono queste le parole del consigliere regionale del gruppo consiliare Fratelli d’Italia - Sardegna che seguono e rispondono a quelle del Presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru e del sindaco di Cagliari Massimo Zedda. Il primo, ieri, a margine di un incontro a Nuoro, ha affermato che “se la Sardegna verrà chiamata a fare la propria parte nell'accoglienza di queste persone lo farà come ha sempre fatto".
Mentre Zedda, in un post su Facebook, ha chiesto al Governo “di autorizzare l’ingresso della nave in acque italiane e discuta, nelle sedi opportune, con l’Europa, le politiche dell’accoglienza”.
“Il Governo deve resistere e opporsi - dice invece il consigliere Orrù - perché finalmente l'Europa è stata richiamata ad una condivisione di un problema enorme finora affrontato solo dal nostro Paese. Chissà perché (a pensar male di fa peccato ma spesso si azzecca) ma ho la brutta sensazione che qualcuno tenti di coinvolgere la nostra Regione in questa operazione, anche considerata la assurda e incomprensibile disponibilità manifestata dal presidente Pigliaru”.
“La nave sia messa sotto sequestro - conclude Orrù - e che a nessuno venga davvero in mente di fare arrivare la nave in Sardegna. Il presidente Pigliaru e il Pd sappiano fin d'ora che i sardi non lo tollererebbero”.